Le convulse fasi della rissa che il 29 settembre 2015 si scatenò sul finale di un ricevimento nuziale a Campobello di Mazara sono state ricostruite, in Tribunale, nel corso del processo che per quei fatti vede imputate tre persone di Castelvetrano.

In aula, è stata una delle invitate al matrimonio a descrivere quanto accaduto. «Ad un certo punto – ha detto la testimone – sono stata anche travolta dalle persone che stavano litigando. E’ accaduto nel momento in cui mi avvicinavo ad alcune sedie sulle quali c’erano dei bambini che stavo cercando mettere in salvo. Mentre si picchiavano mi sono caduti addosso».

La donna è una delle persone che subirono lesioni a causa di quella furiosa rissa, il cui motivo scatenante si sta cercando di accertare nel processo. Pare, comunque, da alcune testimonianze, che a far scattare la scintilla sia stata una frase pronunciata da un parente stretto di uno degli sposi non gradita da un altro parente della controparte.

Nel corso di quella baruffa subirono lesioni alcuni invitati e anche un appuntato dei carabinieri che era intervenuto nel locale insieme a suoi colleghi per cercare di sedare la furiosa rissa. Alcuni dei malcapitati si sono si sono costituiti parte civile nel processo. A raccontare i fatti, nell’ultima udienza, è stato anche un cameriere del locale, che ha descritto la baruffa, ma ha detto di non conoscere i nomi di chi si stava picchiando. La rissa scoppiò quando ormai la festa stava per concludersi, quando si era arrivati al momento dello spumante, prima che gli sposi (lui di Campobello e lei di Castelvetrano) si congedassero per la loro luna di miele.

tratto da un articolo
di Antonio Pizzo
per Giornale di Sicilia

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