Al di là dell’ex linea ferrata Castelvetrano-Sciacca c’è la Riserva orientata della foce del fiume Belìce. Pochi metri prima, invece, c’è una discarica. E non è un bel segno d’accoglienza per chi sceglie di trascorrere una giornata al mare in totale relax. CastelvetranoSelinunte.it da alcune settimane segue con attenzione ciò che succede proprio lì per mano dell’uomo. Abbiamo documentato finanche una signora che scendeva dalla propria auto e, con disinvoltura, ha gettato due sacchi neri dell’immondizia proprio in quel posto.
Sino a qualche settimana fa, in quel punto esatto, c’erano posizionati due cassonetti (probabilmente gli unici a Selinunte); dopo il nostro articolo, il Comune ha provveduto a rimuoverli, nel tentativo di dissuadere chi abbandonava lì i propri sacchetti. E, invece, picche. I sacchetti sono tornati e ora anche i materassi.
«Ogni giorno sempre più immondizia, sempre più discarica davanti agli occhi dei numerosi turisti che vi si recano. Chi si deve occupare del recupero? Chi è che in modo incivile continua a buttare rifiuti, quando da anni a Selinunte si fa la raccolta differenziata? Chi deve sorvegliare e tutelare questa parte di territorio?» è ciò che si chiede la signora Barbara Iona.
AGGIORNAMENTO: Nella tarda mattinata di mercoledì 4 agosto, l’area è stata bonificata dagli operatori della Sager.
Nell’ampio piazzale dietro l’ex IMAM di via Campobello, i soliti furbetti stanno impiantando una discreta discarica. Bisogna intervenire prima che la situazione degeneri ulteriormente.