Soltanto qualche ora di stop, causata da una contestazione verbale che i pescatori di Selinunte hanno fatto alla “Cogemat costruzioni srl” di Trapani (la stessa ditta che eseguendo le demolizioni delle case abusive di Triscina per conto del Comune, ndr). Sono ripresi nel giro di qualche ora i lavori di rimozione della posidonia al porto di Selinunte che stamattina si erano fermati proprio perché alcuni pescatori hanno contestato agli operai le modalità con le quali stavano operando. Da Trapani è arrivato il capo del Genio Civile, l’ingegnere Giancarlo Teresi che, insieme a Matteo Bucaria, titolare della ditta che sta operando, ha incontrato una rappresentanza di pescatori.

«A loro ho spiegato come stiamo intervenendo – ha detto l’ingegnere Teresi – questi lavori riguardano solamente la rimozione della posidonia che si è accumulata all’interno del bacino, consentendo così ai pescatori di poter ormeggiare le proprie imbarcazioni». Dopo il confronto tra Teresi, Bucaria e i pescatori, i lavori sono ripresi. In totale saranno 4 i cassoni scarrabili di posidonia che saranno trasportati presso un vivaio tra Marsala e Mazara del Vallo. Lavori che potrebbero anche durare poche settimane. Intanto l’ingegnere Onofrio Caradonna (incaricato dalla Regione) sta ultimando il progetto più complesso di rifacimento del porto di Marinella di Selinunte. Ma per questi lavori si dovranno attendere tempi più lunghi.

L’ingegnere Giancarlo Teresi.

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