La polizia municipale puo’ mettere autovelox ovunque e le multe sono valide. Lo dice la Cassazione. Accolto dunque il ricorso del Comune di Stigliano contro i giudici di Locri e il giudice di pace che avevano annullato una multa per eccesso di velocita’ rilevata da un autovelox collocato in un tratto di strada non menzionato dal decreto prefettizio.

Per la Suprema Corte, unica condizione e’ che gli apparecchi non siano appaltati a privati. Il Comune calabrese di Stignano aveva presentato ricorso in Cassazione contro l’annullamento della multa inflitta a Umberto G. per guida troppo veloce.


Bacchettando il Tribunale di Locri per aver stracciato il verbale di violazione del codice della strada, i supremi giudici – con la sentenza 21091 – spiegano che “l’inserimento del tratto stradale in un decreto prefettizio è condizione di legittimità dell’utilizzo delle sole apparecchiature di rilevamento ‘a distanza’ delle infrazioni, non anche di quelle ‘direttamente gestite’ – come nella specie – dagli organi di polizia”.

Per quanto riguarda il modello dell’Autovelox che aveva multato Umberto G. – un ‘Velomatic 512’ – i supremi giudici sottolineano, come già fatto altre volte, che si deve considerare come perfettamente omologato ogni singolo esemplare sfornito di singolo certificato di omologazione perchè tale attestazione si deve riferire al modello depositato nelle sedi ministeriali competenti.

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