Il 5 novembre scorso è stata riaperta al pubblico l’area archeologica delle “Cave di Cusa”, temporaneamente chiusa per cause tecniche.
La visita sarà possibile ogni giorno, anche nei giorni festivi, dalle ore 9:00 alle ore 13:30 con la chiusura della biglietteria alle ore ore 12,30. Chiusura totale dell’area alle ore 14:00.
Le Rocche di Cusa fanno parte del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa “Vincenzo Tusa” e si trovano nel territorio di Campobello di Mazara, precisamente a 13 km a nord-ovest delle rovine di Selinunte.
Si tratta delle cave di pietra caratterizzate da banchi di calcarenite estesi lungo circa 2 km in prossimità della costa, da cui veniva estratto il materiale per le costruzioni selinuntine. Esse furono in uso dal VI secolo a.C. fino alla sconfitta dei greci da parte dei cartaginesi nel 409 a.C.
L’elemento più significativo che vi si nota è la brusca interruzione dei lavori di estrazione, di lavorazione e di trasporto dei rocchi di colonna, dovuta alla minaccia che incombeva sulla città nel 409 a.C. per l’improvviso sopraggiungere dell’esercito cartaginese. La repentina fuga dei cavatori, degli scalpellini e degli operai addetti, ha fatto sì che oggi noi possiamo non solo riconoscere ma anche seguire tutte le varie fasi di lavorazione: dalle prime profonde incisioni circolari, fino ai rocchi finiti che attendevano soltanto di essere trasportati via.
AUTORE. Redazione
Riapertura con il contagocce, forse per carenze di personale. come mai? in una regione dove i dipendenti abbondano.
Aridaje con la chiusura alle 12 e 30! Le Cave di Cusa si visitano in una mezz’oretta! Ma é davero così difficile tenerle aperte fino alle 16? Così magari, se qualcuno, al mattino ha visitato Selinute, fa in tempo a vedere da dove cavavano le colonne per fare i templi appena ammirati?
Mi conpiaccio per l’apertura del sito archeologico di Cave di Cusa
nella speranza che si riapra il flusso turistico e si possa sempre
più far conosce il valore di esso.
Auguri Angelo Mazzotta editore