Novamusa

Con atto notificato lo scorso 14 gennaio, la Novamusa Srl ha richiesto l’arbitrato contro i provvedimenti della Regione che ha dichiarato decadute le concessioni alle associazioni temporanee d’impresa che gestivano alcuni servizi ai Beni culturali, dopo l’inchiesta che ha coinvolto l’imprenditore Gaetano Mercadante, arrestato con l’accusa di non avere versato alle casse pubbliche i proventi della vendita dei biglietti per l’accesso ad alcuni siti culturali, circa 40 milioni di euro.

Novamusa, che agisce per conto proprio e come mandatario delle Ati che operavano in concessione a Trapani, Siracusa, Ragusa e Messina, ha indicato il proprio arbitro.

Il ricorso all’arbitrato è previsto dalle concessioni che furono stipulate tra il 2003 e il 2004. In base alle norme anticorruzione, la Regione deve scegliere “l’arbitro” tra i dirigenti regionali che non abbiano avuto alcun rapporto con le società coinvolte e con i progetti. A tale scopo, il dirigente del dipartimento Beni culturali, Sergio Gelardi, ha emanato un atto d’interpello.

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