Da una parte e dall’altra. Dal lato di chi, con dignità, chiede aiuto e dall’altro chi, ogni giorno, sperimenta la carità e l’aiuto al prossimo come dono. Giovanna Unitario, 46 anni, di Campobello di Mazara, ha vissuto tutte due fronti, quelli che nelle periferie urbane spesso diventano il vivere quotidiano. Chi cerca aiuto e chi lo da, in silenzio, offrendo cibo e vestiti. Giovanna Unitario i momenti che ha vissuto se li ricorda bene e per lei non è facile parlarne: «Quando vivevo alle Erbe Bianche (quartiere popolare sorto nell’area dell’ex baraccopoli, ndr) capitava pure che offrivo da mangiare alla vicina di casa. Io so bene cosa significa avere bisogno…». Sono stati anni difficili vissuti nella dignità composta di chi chiede aiuto. Ha conosciuto la Caritas parrocchiale, gli operatori e da utente è diventata negli anni volontaria, pronta a servire cibo e vestiti ai bisognosi.
Da qualche mese la vita di Giovanna Unitario ha imboccato, però, un percorso diverso. Il 6 marzo scorso ha presentato la richiesta per il Reddito di cittadinanza e il 18 aprile ha ricevuto il primo accredito: quasi 900 euro mensili riconosciuti per il reddito basso e la situazione familiare. Un benefit per il quale avrebbe potuto lasciare l’impegno da volontaria, dedicandosi interamente alla casa, al marito ammalato e al figlio. Invece Giovanna Unitario ha scelto di continuare a servire i più bisognosi, prestando la sua opera da volontaria sia presso la Caritas parrocchiale che l’Emporio comunale aperto da pochi giorni.
«Anche da quando ho ricevuto la prima mensilità del Reddito di cittadinanza il mio impegno da volontaria alla Caritas non è venuto meno – spiega la signora Giovanna – lì, insieme alle altre volontarie, prepariamo i pacchi spesa per i nuclei familiari che hanno bisogno». All’interno dei locali dove avviene la distribuzione delle derrate alimentari, Giovanna Unitario si occupa anche della pulizia. Impegno che ora dividerà con i turni all’Emporio comunale, dove chi ha bisogno trova vestiti e scarpe.
«La signora Giovanna fa parte del gruppo di volontari che garantiranno l’apertura due volte a settimana dell’Emporio»spiega Donatella Randazzo, oggi assessore comunale ma da anni operatrice della Caritas parrocchiale. In questi anni di volontariato Giovanna Unitario ha sperimentato, con le proprie mani, la carità come dono: ritrovarsi a offrire, a chi ha bisogno, il cibo ma anche un semplice sorriso. «Ho iniziato quasi per caso – racconta – è stata una delle operatrici a coinvolgermi: un giorno andai alla Caritas a ritirare il pacco col cibo per la mia famiglia e mi fu proposto di collaborare…». «Da allora non è mai mancata alle giornate di distribuzione» dice l’assessore Randazzo.
«Quando abbiamo saputo che la sua richiesta di Reddito di cittadinanza era stata accettata pensammo che non l’avremmo più avuta come volontaria – confessa la Randazzo – e, invece, l’impegno di Giovanna non è mai venuto meno». La signora Unitario riesce a conciliare tutto: la casa, il marito e il figlio da accudire e il volontariato tra Caritas ed Emporio. Piuttosto taciturna, accenna pochi sorrisi, «ma il suo cuore è davvero grande» confessa Donatella Randazzo. Forse proprio perché la signora Giovanna ha vissuto tutte due le sponde: quello del bisogno e ora quello di servire chi ha bisogno.
Max Firreri per Giornale di Sicilia
AUTORE. Max Firreri