Mentre i Comuni corrono ai ripari portando l’organico a Belpasso e a Termini Imerese (gli unici due impianti in Sicilia capaci di accogliere l’umido), in provincia di Trapani si lavora per superare una nuova emergenza. I riflettori sono puntati sul Polo Tecnologico di contrada Airone a Castelvetrano che – secondo le previsioni – entro fine settembre potrebbe accogliere e trattare l’organico raccolto in provincia. Al lavoro da settimane sono gli uffici della SRR “Trapani Sud” e quelli della “Trapani Servizi Spa” che gestiranno l’impianto.
Secondo quanto previsto, la SRR guidata da Nicola Catania (sindaco di Partanna) prenderà in locazione l’impianto dal curatore fallimentare, affidando alla “Trapani Servizi Spa” la gestione per otto mesi. Questo percorso è nato dal tavolo tecnico convocato in Prefettura, al quale ha anche partecipato la SRR “Trapani Nord”. All’interno del Polo verrà sistemato un impianto mobile di trattamento, capace di accogliere 100 tonnellate al giorno di organico. Intanto si registra l’interesse della Regione ad acquistare l’intero Polo Tecnologico. Pare che dal Dipartimento abbiano chiesto uno stanziamento di fondi al Ministero dell’ambiente.
Ma il “polo tecnologico” di Castelvetrano non è stato realizzato con denaro pubblico, precisamente dei contribuenti siciliani?. La Regione dovrebbe acquistare un impianto costruito con i suoi soldi?. Misteri della politica…