Per la raccolta dell’organico non c’è pace e, mentre l’assessore Irene Barresi e il sindaco Enzo Alfano tentano di risolvere la questione, i cittadini stanno perdendo la pazienza, scatenando polemiche e interrogativi sui social: «Sapete perché oggi non sono passati? Cosa aspetta il Comune per ritirare l’organico?». Anche questa settimana il ritiro della frazione umida è avvenuto a singhizzo. Ma, come più volte chiarito da CastelvetranoSelinunte.it, il problema è legato non tanto al servizio di ritiro, quanto alle piattaforme dove conferire l’organico. Se la frazione umida viene raccolta col “porta a porta” dalle case degli utenti, deve raggiungere, nel giro di qualche giorno, gli impianti di compostaggio. In soldoni, non può rimanere ferma sui mezzi.
Qual è l’attuale situazione nel territorio di Castelvetrano e delle sue due frazioni? «Il nostro Comune – spiega Vincenzo Caime, responsabile della IX Direzione – attualmente conferisce l’umido alla “Raco” di Belpasso per soli due viaggi la settimana (circa 25 tonnellate); pertanto si garantisce solo 1/5 della domanda». Caime spiega che «mentre alcuni Comuni, due anni fa, si sono accaparrati i contratti con le piattaforme, il nostro è vittima di un mancato interesse della Regione che non ha saputo distribuire l’offerta necessaria proporzionalmente al numero degli abitanti». Non è escluso che il Comune prenda contatti con una seconda piattaforma, stavolta a Termini Imerese, per così poter garantire una completa raccolta della frazione umida. E, intanto, dagli Uffici fanno sapere che a luglio la percentuale di raccolta differenziata è stata del 28%.
Seguono alcune delle foto realizzato oggi a Triscina di Selinunte
AUTORE. Max Firreri
Allora perché il cittadino Alfano ha dichiarato anche su questa testata che da lunedì scorso ricominciava la raccolta dell’organico? I soliti proclami o perché è scollegato? Onesta intellettuale vorrebbe che si dicesse almeno la verità ai cittadini.. “Si raccoglie l” organico, ma non per tutti!”.. L’incentivo a inselvatichir sete la cittadinanza c’è tutto.
Chi decide in quali zone fare la raccolta dell’organico e in quali non farla?. Chi si assume l’onere di discriminare tra cittadini di serie A e cittadini di serie B?. Perchè il Comune chiede il pagamento di bollette carissime se poi il servizio non viene assicurato?. Perchè il disservizio non riguarda solo l’organico ma anche l’indifferenziato?.
Le scusanti appaiono sempre più deboli, le stelle stanno a guardare ma prima o poi cascano…
Nel comune di Castelvetrano problemi con la raccolta dell’organico, solo 1/5 della produzione della frazione umida può essere conferita. Facciamo due conti, la media procapite di rifiuti organici destinati a compostaggio domestico e di 179 kg /abitante per anno (dato ISPRA Rapporto rifiuti urbani edizione 2017)
Il costo di conferimento per tonnellata varia tra 110€ a 265€, infatti Marsala spendeva 110€/Ton per conferire alla sicilfert 190€/Ton per conferire in una piattaforma a Catania e 265€/Ton per conferire fuori dalla Sicilia.
Tenuto conto che una famiglia media sia formata da tre componenti si producono in un anno 540kg di organico, per un costo di conferimento Max di 143€ per famiglia.
Quindi se le famiglie si munissero di compostiera domestica il comune risparmierebbe 143€ per famiglia.
Ecco allora una possibile soluzione, promuovere l’uso del compostaggio domestico facendo uno sconto di 140€ sulla TARSU.
In questo modo molte famiglie potrebbero ricevere un beneficio economico e il comune risolvere in parte l’emergenza organico.