«Inammissibile perché ritenuto estraneo alla materia». Nulla da fare per l’emendamento al “Mille proroghe” (presentato da alcuni parlamentari siciliani, tra i quali Carmelo Miceli, Vita Martinciglio e Carolina Varchi) che avrebbe consentito una deroga al decreto Balduzzi (il n.70 del 2015), “congelando”, di fatto, l’attuale assetto dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. La vicenda è nota. In ottemperanza al decreto nazionale, in Sicilia è stata ridisegnata la nuova mappa della sanità e l’assessore Ruggero Razza ha firmato il decreto nel 2019.

Secondo quel documento anche l’attuale assetto dell’ospedale di Castelvetrano viene rivisto. Alcune Unità complesse diventeranno semplici, altre, invece, dipartimentali. L’avvio dell’iter – da completare entro il 2021 – ha fatto sollevare gli scudi a difesa del nosocomio castelvetranese. Si è mobilitato il comitato “Orgoglio castelvetranese” ma anche la politica coi sindaci e coi presidenti dei consigli comunali. Nei massimi consessi civici è stato approvato un documento a difesa dell’ospedale di Castelvetrano. E, qualche settimana addietro, si è svolto un consiglio comunale aperto e partecipatissimo a Castelvetrano.

La via parlamentare è stata un’ulteriore strada percorsa, forte del precedente già successo per l’ospedale di Popoli, dopo la strage di Rigopiano. In quel caso fu approvata una deroga al decreto Balduzzi proprio per l’eccezionale evento che era successo. E visto che la Valle del Belìce è una zona ad alto rischio sismico, si è pensato a un simile percorso per ottenere la deroga per alcuni anni. Ma, ad oggi, è risultato fallimentare: «emendamento inammissibile perché ritenuto estraneo alla materia» è stato deciso ancor prima di arrivare il testo in Commissione.

Il sindaco di Partanna Nicola Catania ha lavorato a stretto contatto coi parlamentari del territorio, ma l’inammissibilità ha spento, al momento, la speranza. I parlamentari hanno già presentato il ricorso al Presidente della Camera per “recuperare” l’emendamento ma si lavora anche alla formulazione di un eventuale sub-emendamento in Commissione. In extremis un nuovo testo di emendamento potrebbe essere presentato in aula. «La politica sia responsabile fino in fondo – ha commentato il sindaco di Partanna, Nicola Catania – il percorso istituzionale intrapreso non può vanificarsi così. Siamo stati e continuiamo ad essere disponibili a fornire tutti gli elementi necessari affinché il percorso parlamentare abbia il giusto epilogo. Non si possono vanificare così giornate intere di lavoro alla quale personalmente non mi sono sottratto».

 

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