La vera magia di questa sala sta nella sua capacità di trascendere il tempo. Qui, figure femminili che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia siciliana si incontrano, dialogano e condividono le loro storie di coraggio e ribellione. Da Goliarda Sapienza, scrittrice e attrice nata a Catania nel 1924, a Rita Atria, la “picciridda” testimone di giustizia di Partanna, passando per la poetessa Mariannina Coffa di Noto, la cantautrice Rosa Balistreri e Franca Viola, simbolo della lotta contro il matrimonio riparatore, “Sala per signore” diventa un luogo di incontro per le anime ribelli dell’isola.
Queste donne, provenienti da epoche e contesti diversi, sono accomunate da un filo rosso di rivoluzione e pensiero critico, ognuna incarnando un pezzo della storia siciliana che spesso rimane nell’ombra. Il palco diventa così uno spazio di memoria collettiva, dove la voce delle donne si fa potente e risuona attraverso i secoli.
Lo spettacolo si contrappone alla narrazione tradizionale di una Sicilia retrograda e patriarcale, spesso associata alla mafia e alla sottomissione femminile. In “Sala per signore” emerge una Sicilia “femmina”, capace di raccontare e cantare le più grandi rivoluzioni culturali attraverso il corpo e l’anima delle sue donne. È un inno alla forza e al coraggio delle donne siciliane che hanno sfidato le convenzioni e tracciato nuove strade in una società dominata dagli uomini.
La replica del 26 agosto a Selinunte vedrà la partecipazione straordinaria del coreografo internazionale Ciro Venosa, che regalerà al pubblico una performance inedita scritta e danzata in esclusiva per il finale dello spettacolo.