A che servono i sindaci che vanno a parlare con gli agricoltori arrabbiati in piazza, senza offrire loro soluzioni concrete? È l’interrogativo che si pone Nino Montalbano, un giovane di Campobello, laureato in Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. In questi giorni la protesta degli agricoltori s’è fatta sentire: il prezzo offerto loro per le olive da mensa è davvero misero e il comparto rischia il default. E i sindaci del comprensorio sono andati a incontrare gli agricoltori nella loro manifestazione di protesta all’area attrezzata della diga Trinità. Nel tam tam dei commenti e nella ricerca di una soluzione che forse non c’è, il giovane Montalbano fa una riflessione su quello che succede: «Il mercato dagli anni ‘90 con internet è stato stravolto e si evolve ogni giorno a velocità supersonica – dice – gli agricoltori sono mostri nella produzione di un prodotto top a livello mondiale ma non conoscono gli strumenti per inserirsi nel mercato odierno».

Da qui l’ulteriore riflessione del giovane che dice ai sindaci: «Della vostra solidarietà gli agricoltori non se ne fanno assolutamente niente». E spiega anche il perché, suggerendo mosse che potrebbero dare slancio al settore, con beneficio economico per chi coltiva gli ulivi. «I sindaci, ad esempio, potrebbero mettere in piedi un sistema di professionisti che sappiano raccogliere le informazioni sui punti di forza del prodotto, rappresentarlo magari con un bel brand territoriale che racchiude i prodotti di tutti gli agricoltori, sulle giuste piattaforme web, trovare i canali di vendita internazionali, fare un programma di inserimento nei mercati che contano, far finanziare dalla Regione la partecipazione alle fiere internazionali, promuovendo brand e prodotto territoriale», dice Montalbano. E il giovane aggiunge: «Non servono persone che lavorano gratis – dice – ma professionisti pagati bene. Solo così le istituzioni possono dare sostegno concreto al comparto. Il resto serve a niente…».

AUTORE.