Capita solo in Italia? I grandi club, squadre che da decenni si mettono in mostra in stadi storici a cui i tifosi sono tanto affezionati, preferiscono progettare nuovi stadi e abbandonare le sedi di innumerevoli derby? Come mai? Inter e Milan, Roma, ma anche club internazionali come il Chelsea.

Nel caso del Chelsea, la scelta della proprietà potrebbe essere deviata solo dalla neonata CPO (Chelsea Pitch Owners). Si tratta di una vera e propria associazione di tifosi che hanno acquistato una quota del terreno di gioco al fine esclusivo di non far partire la squadra dallo Stamford Bridge dopo il passaggio di mano del maggio 2022.

Milan-Inter: uno stadio, un derby

Nonostante i progetti iniziali di costruire non uno, ma due stadi separati, uno per club, dopo i vari incontri con le autorità, le strade di nerazzurri e rossoneri sembrano riunirsi in un progetto unico, un nuovo stadio nella zona storica di San Siro. La capitale lombarda è da sempre al centro di vari poli economici e già dalla recente Fiera promuove lo sviluppo di iniziative come quella dei migliori casinò online sicuri.

Evidentemente la separazione delle sedi non ha riscontrato successo né a livello pubblico, né di tifoserie. Mentre le proprietà vedevano di buon occhio l’esclusiva del terreno di gioco, per i tifosi poter frequentare a ritmi alterni lo stesso stadio e sentirsi entrambi “in casa” allo stesso tempo ha avuto la meglio. Ecco perché l’Inter rinuncia a Rozzano e il Milan a San Donato. Entrambi i club d’accordo a rinunciare alla ristrutturazione del vecchio stadio di San Siro. Il nuovo progetto dovrebbe essere presentato a brevissimo a club congiunti.

Roma: pubblicate le immagini virtuali di Pietralata

Il nuovo stadio della Roma è ormai un progetto avviato e in fase intermedia. I lavori effettivi partiranno già nel 2025, per una spesa complessiva di 960 milioni e 55.000 posti a sedere, che andranno a diventare 62.000 con un’ulteriore espansione. La zona di Pietralata è stata scelta per ospitare la nuova sede della tifoseria giallorossa sostituendo lo storico stadio olimpico. Di recente, sono stati pubblicati i render, cioè le immagini virtuali dello stadio finito, la cui realizzazione dovrebbe richiedere circa 4 anni.

Anche il Chelsea trasloca?

Lo storico club londinese ha sede nello stadio di Stamford Bridge, che ha una capienza poco soddisfacente per un club di punta, soprattutto se paragonato ai guadagni di una delle rivali più di spicco, il Manchester United. Certo, in un sistema calcio talmente fruttuoso e ricco di introiti come quello inglese, non mancano certo i vari diritti e merchandising.

Tuttavia, la proprietà del Chelsea sente la pressione economica e psicologica dei migliori stadi europei, come The Emirates e il nuovo Bernabeu, pressione che porta verso un unico sbocco: un nuovo stadio. I benefici sarebbero immensi, rispetto all’attuale capienza di 41.622 posti a sedere di una struttura che presto avrà bisogno di più di un ritocco strutturale.

Il ruolo dei tifosi del Chelsea

E così torniamo alla Chelsea Pitch Owners, l’associazione dei tifosi londinesi del Chelsea. Infatti, in Inghilterra è normale che i tifosi entrino più a fondo nelle questioni del club. Nel caso del Chelsea, la CPO detiene anche la nuda proprietà del terreno di gioco e quindi ha il potere di veto su qualunque progetto di trasloco da parte del club.

Esatto: con grande frustrazione di parecchi dirigenti, non è possibile muovere la squadra senza l’approvazione della tifoseria, che è riuscita a resistere a parecchi tentativi di trasloco già in passato, tra cui l’intenzione di Roman Abramovich poi messa nel cassetto.

Gli altri progetti per la serie A

Tra i tanti progetti per nuove strutture, spiccano quelli di Atalanta, Bologna, Cagliari e Fiorentina. Il club bergamasco ha optato per la ristrutturazione, che porterà dai quasi 20mila ai 25mila posti a sedere. la spesa, 100 milioni, porterà a un completamento rapido, che includerà anche un nuovo parcheggio da oltre 400 posti.

A Bologna si sta lavorando per una struttura temporanea, la cosiddetta “Fico Arena”, che ospiterà il club per due stagioni, fino al completamento della ristrutturazione dello storico “Dall’Ara” in occasione del centenario della nascita, nel 2027.

Il Cagliari sta procedendo alla grande al nuovo stadio Gigi Riva, finanziato anche dalla regione. Il costo, 50 milioni, verrà sostenuto in parte anche dal club e quindi coinvolge appieno l’interesse della tifoseria.

Più in alto mare il progetto dei viola nonostante il finanziamento del governo (150 milioni) per la ristrutturazione del Franchi. I lavori procedono infatti a rilento e sembra che il club dovrà trovare ben presto una sede alternativa in attesa di ulteriori finanziamenti.

 

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