Poste Italiane ha recentemente deciso di razionalizzare, e ora tutte le zone di recapito, urbano o non urbane, avranno la stessa grandezza. Una scelta industriale che forse renderà più uniforme la distribuzione dei postini, ma che secondo i sindacati porterà al licenziamento nel 2012 di 1765 persone in 5 regioni: Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Basilicata.
Dal 2013 in poi la razionalizzazione delle zone di recapito dovrebbe investire tutta Italia e portare, questi i calcoli della Cgil, a 12.000 licenziamenti.
Il piano di ristrutturazione aziendale è stato presentato da Poste italiene il 17 aprile, il giorno dopo sono stati annunciati 846 milioni di euro di utili sul bilancio 2011. La situazione è inaccettabile qui abbiamo un’azienda che fa ricavi e macina utili sulle spalle dei lavoratori.
Solo pochi giorni fa Poste italiane ha giudicato “estremamente positivi” i risultati del 2011 annunciando, un risultato operativo di 1 miliardo e 641 milioni di euro. Numeri questi, spiega una nota di Poste Italiane, che collocano la compagnia “di gran lunga al primo posto al mondo per redditività nel confronto con i principali operatori internazionali.
Segretario Slp-Cisl
Antonio Buongiovanni
Nei prossimi giorni i sindacati annunceranno le mobilitazioni che metteranno in campo per protestare contro il nuovo piano aziendale di Poste italiane.
fonte. ilfattoquotidiano.it
AUTORE. Redazione
E tutti quelli che si ammazzano:
( https://www.castelvetranoselinunte.it/concorso-poste-6000-curriculum-2012/13810/ ) per andare a fare tre mesi di lavoro a 800 km dalla propria casa fanno proprio il gioco di Poste Italiane. E poi per cosa? con lo stipendio ci si paga la spesa per mangiare e il posto che si deve affittare per dormire….eppure un popolo di gente pensa di fare 13!!!…mha!!!
Buona sera cerco lavoro sono diplomata, e cerco lavoro per favore contattatemi 3203371273 grazie distinti saluti.