Poi fu eletto amministratore unico dell’Ato Tp2 e, poi, commissario liquidatore della stessa società. In tutte due le votazioni Pompeo votò contro ma chiese, prima della votazione, pure un rinvio della seduta proprio per approfondire la questione in quella sede. Ma il sindaco di Mazara del Vallo e il rappresentante della Provincia, vollero votare non accettando il rinvio.
A fare scrivere ora agli avvocati Paolo Chiapparrone e Romeo Palma che “è avviso dello scrivente che le condizioni di incompatibilità che inibiscono l’assunzione dell’incarico di amministratore trovino giustificazione e debbano valere anche per tale soggetto” (riferendosi a Lisma) è anche l’art. 19 della legge regionale 9 del 2010, quella che pone in liquidazione gli Ato e detta le regole per la costituzione delle Srr provinciali. Proprio quell’articolo “attribuisce al liquidatore – scrivono i due avvocati – non solo attribuzioni meramente contabili ma anche compiti di gestione per la fase transitoria”.
“E in una società come la nostra con una gestione “in house” – spiega Pompeo – Lisma ha svolto, e svolge ancora tutt’ora, compiti di gestione del servizio e non solo quelli di liquidatore”. Nella missiva ricevuta da Pompeo, il dirigente del dipartimento Vincenzo Emanuele chiarisce pure che decorso infruttuosamente il termine di 10 giorni dalla ricezione della lettera, il dipartimento dovrà attivare i poteri di controllo e/o sostitutivi”.
E Pompeo conclude: “Quando sollevai la questione ci furono colleghi sindaci, anche di maggioranza, che mi tirarono le pietre addosso, facendo scivolare, maldestramente, la questione sul piano dello scontro politico. Ora, dopo mesi, un ufficio terzo ed autorevole quale quello legale della Regione, si è espresso in maniera del tutto chiara sull’incompatibilità, sancendo di fatto che Lisma dall’agosto scorso non sarebbe più dovuto rimanere seduto in quella poltrona. Mi auguro – conclude Pompeo – che non ci sia qualcuno pronto a dribblare le leggi dello Stato e non riconoscere un parere così chiaro. Del resto, alla luce di questo parere, gli atti compiuti dal liquidatore incompatibile sono nulli e questa circostanza potrebbe creare non pochi problemi sia alla società che agli enti soci”.
AUTORE. Comune di Castelvetrano
bè devo dire che anche in Consiglio Provinciale avevo presentato una interrogazione in merito alle procedure di nomina….che non aveva avuto nessuna risposta dall’amministrazione provinciale, ma è arrivata!!!
Complimenti al Dott. Pompeo che per primo ha visto giusto sull’incompatibilità di Lisma, ma NESSUNO mai si è accorto degli aumenti stratosferici del costo del servizio legato alla raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte della Belice Ambiente S.p.A?
Nessuno mai si è accorto che la Belice Ambiente S.p.A è stata costituita dal NULLA ed in palese violazione delle norme comunitarie sulla gestione dei servizi pubblici?
NESSUNO mai si è accorto che è stato creato un UNICO CENTRO DI COSTO per tutto l’Ambito Territoriale e questo in palese violazione di Legge e del CONTRATTO DI SERVIZIO che l’Amministrazione Comunale ha stilato in nome e per conto dei cittadini con questa fantomatica società creata dal NULLA dalla POLITICA?
NESSUNO MAI si accorto che nel rispetto della legge e del contratto di servizio la Belice Ambiente S.p.A aveva l’obbligo di presentare al Consiglio Comunale OGNI ANNO entro la data di approvazione del bilancio il Piano Economico Finanziario, per il solo comune di Castelvetrano, per permettere allo stesso Consiglio Comunale di verificarne i costi e determinare le tariffe da fare pagare ai cittadini ANNO PER ANNO?
NESSUNO ha mai verificato come mai questi costi altissimi di gestione dei rifiuti non solo non sono minimamente rapportabili ai costi sostenuti dal Comune di Castelvetrano nel 2004 IN REGIME tarsu ma non sono minimamente rapportabili alla qualità e quantità del servizio che questa Società, che pagava lo scotto del noviziato, ha erogato e continua ad erogare alla cittadinanza tutta?
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA SI POTREBBE CONFIGURARE COME UNA ATTIVITA’ politica-gestionale che tutela interessi che non coincidono con quelli dei cittadini, causando nel nostro ambito TP2 denominato Belice Ambiente,debiti per oltre 67 milioni di euro ed in tutta la Sicilia debiti per oltre UN MILIARDO DI EURO. IO LA DEFINISCO UNA TRUFFA POLITICA CON RISVOLTI ECONOMICI NON INDIFFERENTI PER L’ECONOMIA DELLA NOSTRA POVERA REGIONE! (l’ambito è denominato Belice Ambiente così come la società BELICE AMBIENTE S.p.A che gestisce per conto dell’ATO TP2 BELICE AMBIENTE il servizio rifiuti)
Questo pomeriggio mi sono recato all’Ufficio Tributi per chiedere spiegazioni sulle lettere di richiesta pagamento della TIA anno 2011 …..una marea di gente che si lamentava e non capiva come mai tali esosi importi.
Come mai NESSUNO si è accorto che anche queste richieste sono emesse in violazione di Legge e dello STATUTO DEL CONTRIBUENTE?
RESISTERE RESISTERE RESISTERE
P.S
E pensare che si era arrivati, in Parlamento, ad un passo per l’abolizione delle Province……….
Presentate in Consiglio Provinciale due interrogazioni.
La prima urgente, in merito all’elezione a commissario liquidatore dell’Ato Tp2 “Belice Ambiente s.p.a.” avvenuta in data 27.01.2011, con la nomina dell’ex assessore provinciale Nicolò Maria Lisma, già nominato amministratore della stessa azienda. Chiedo che il presidente On.Turano riferisca in Aula del perché in codesta riunione non ha partecipato l’Assessore provinciale alle partecipate Cesare Colbertaldo, e invece ha partecipato l’Assessore Duilio Pecorella, assessore con delega ai lavori pubblici;
Quale mandato era stato conferito dall’amministrazione provinciale, se era stato conferito, allo stesso in merito alla nomina del commissario liquidatore;
Perché non si è provveduto ad aderire alla richiesta di una sospensione della seduta stante le pregiudiziali sollevate in commissione in merito alla ineleggibilità dell’ex amministratore Lisma come liquidatore, in virtù del richiamato articolo 8 del decreto del presidente della Repubblica 168 del 2010, che pone il divieto di svolgere incarichi inerenti la gestione di servizi affidati dai comuni, proprio a chi ha ricoperto incarichi d’amministratore pubblico nei tre anni precedenti all’incarico;
Perché l’assessore Duilio Pecorella, ha avallato la proposta del Comune di Mazara del Vallo;
10. febbraio.2011
L’amministrazione non ha dato risposta, noi ne chiederemo conto alla luce delle nuove determinazioni regionali oggi in Aula.
(per inciso fin quando ci saranno le Provincie personalmente faro il mio dovere, ciò per cui i cittadini mi hanno eletto con preferenza. Segnalo che molto spesso non ci si rende conto che gli “sprechi in politica” avvengono negli enti pubblici vicini, e che generalizzare non porta ad alcun risultato)
e su il dott. Caradonna, che magari ci interessa di più, cosa si dice??