La Posidonia spiaggiata di Marinella di Selinunte e il fastidioso lezzo prodotto, delle “alghe ” portuali, finiscono nei commenti della guida turistica internazionale Lonely Planet 2014, distribuita in decine di nazioni in tutto il mondo. Ma anche la guida turistica francese “Le Routard “ distribuita in milioni di copie anche in Belgio, è benevola nei confronti della borgata marinara. Immancabile la polemica da parte degli albergatori.
Sono alcuni di loro a segnalare le cattive recensioni pubblicate sulle due guide. Lorenzo Carichini un imprenditore originario di Rimini e titolare di “Villa Sogno” si è accorto delle pubblicazioni in ragione anche di numerose prenotazioni cancellate
E’ pesante ciò che è riportato nelle guide –afferma Carichini-I problemi ci sono, ma così si generalizza. Noi abbiamo avuto lusinghieri riconoscimenti da parte di “Tripadivisor” per la qualità dei servizi e poi perdere clienti perche su Selinunte si scrive addirittura di località “infernale” nel periodo estivo, dispiace molto.
Invieremo al sindaco Errante e al governatore Crocetta una petizione a difesa del nostro lavoro e affinchè si intervenga per migliore Marinella e il parco di Selinunte e cancellare questi giudizi molto severi
Sarebbero, infatti, diversi gli operatori di Selinunte titolari di medie strutture alberghiere a voler firmare questa petizione .Lo conferma anche Giovanni Caracci , selinuntino e gestore del B&B “Il Terrazzo di Venere”.
Per noi strutture piccole-afferma Caracci- che lavoriamo molto su internet e sul turista- fai da te-questi giudizi sono tossici. Diversi francesi hanno disdettato in questi giorni. Dobbiamo muoverci per migliorare i servizi a Selinunte e per difendere il nostro lavoro. Chiediamo al sindaco un confronto per intervenire su queste critiche
Nel reporting di “Le routard” si parla anche della movida e dei ristoratori che non rispettano i prezzi alla carta. Le valutazioni , pubblicate quest’anno si rifanno a commenti della scorsa stagione. Il sindaco Felice Errante, appresa la notizia, ha voluto leggere personalmente ciò che è stato riportato nella guida francese.
AUTORE. Filippo SiragusaSono vicino agli albergatori e al loro lavoro. Marinella di Selinunte vive anche di imprenditori seri e preparati e che vincono pure, ambiti riconoscimenti internazionali. Sulle segnalazioni, posso dire che alcune sono giustificate. I francesi sono molto precisi e segnalano ciò che li infastidisce.
Rispetto all’anno scorso posso assicurare che c’è meno frastuono e la movida è più vivibile. L’amministrazione è intervenuta su alcuni problemi. Abbiamo anche messo un trenino per i turisti a favore degli alberghi, dei turisti in transito e dei residenti. Per le cosiddette alghe spiaggiate, ripeto ancora una volta che dobbiamo rispettare le leggi.
La posidonia arriva copiosa dal mare e toglierla completamente richiede notevoli sforzi economici, e comunque va restituita al mare. Ogni anno dobbiamo affrontare questo problema ,fino a quando non sarà realizzato il nuovo porto, su cui stiamo lavorando ,anche per reperire le somme necessarie
Non si può continuare a tergiversare. Stiamo mettendo a rischio il futuro turistico del nostro territorio. mobilitiamoci affinchè venga affrontato “subito” il problema delle alghe, del porticciolo, e del depuratore.Quale presidente della pro Loco Selinunte, intendo prendere posizione ed intervenire nelle sedi opportune affinchè si trovi una soluzione immediata al problema.Selinunte deve avere un mare pulito da triscina al Belice.Selinunte deve diventare meta ambita di un turismo d’eccellenza.
Non prendiamo TripAdvisor per oro colato però. Anzi, un’inchiesta di Radio24 (leggasi Il Sole 24ore) ha rivelato come il “team” italiano del sito non si occupi delle recensioni che anzi vengono affidate a personale non madrelingua. Anche l’Antitrust ha aperto un fascicolo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/20/tripadvisor-albergatori-e-ristoratori-false-recensioni-antitrust-apre-indagine/992563/
Veramente gli albergatori non sono contro le guide turistiche, semmai contro questa amministrazione che non comprende che a Marinella con il turismo ci vivono molte famiglie.
Questo sarebbe il fallimento non solo delle strutture ricettive ma anche di questa amministrazione.
Il turismo è una grande risorsa che va salvaguardata in questo periodo di crisi specialmente per le generazioni future.
Il sindaco dice che per togliere le alghe ci vogliono molti soldi si è chiesto quanti ne stiamo perdendo con le cancellazioni e quanti ne potrebbero entrare nelle casse comunali con una maggior presenza di turisti.
INVESTIRE NEL TURISMO RENDE!!!!!!!!!!
Lo Russo Vincenza.
Struttura ricettiva.
RISPOSTA A GARIFO.
Cosa centra Tripadvisor con le guide turistiche, Tripadvisor si occupa di recensioni mentre le guide si occupano dei territori.
Sono convinto che ci sono le condizioni affinché il problema della posidonia e quello ancora più serio dello sversamento in mare dei reflui urbani possa trovare una soluzione definitiva, anzi trasformare una minaccia (inquinamento) in una risorsa ambientale (acqua dolce). Occorre però fare sistema, aprirsi ad un modo nuovo di vedere le cose in senso innovativo, abbandonando posizioni preconcette che spesso non fanno assolutamente bene al territorio, con il risultato di congelarne le potenzialità e proporre nuove progettualità nel rispetto delle norme che migliorano l’ambiente e salvaguardano le bellezze del paesaggio del mediterraneo.
CARICHINI…
“Noi abbiamo avuto lusinghieri riconoscimenti da parte di “Tripadivisor” per la qualità dei servizi e poi perdere clienti perché su Selinunte si scrive addirittura di località infernale”
TripAdvisor non è la guida Michelin.
Sono convinto che il problema della Posidonia e quello ancora più serio dello sversamento in mare dei reflui urbani con depuratore in tilt, siano strettamente connessi. La Posidonia non è un’alga, bensì è una pianta endemica del Mediterraneo, che ha la stessa organizzazione esterna delle piante: radici, fusto, foglie unitamente alla capacità di produrre fiori e frutti con semi.
Le piante di Posidonia crescono su fondali sabbiosi e ghiaiosi e per una crescita ottimale hanno bisogno di acque trasparenti, per questo motivo, la presenza di fitte e grandi praterie sono un chiaro segno di qualità delle acque, tuttavia, e non è una contraddizione, questa teoria non è valida per Marinella di Selinunte, in quanto la causa della moria della Posidonia, che si spiaggia nel tratto di costa in corrispondenza del depuratore, è dovuta all’eccessiva proliferazione della specie per abbondanza di nutrimento organico ed alla conseguente mancanza di ossigeno dovuta ad una riproduzione incontrollata.Il rimedio potrebbe essere quello di sottrarre alle Posidonie parte del nutimento organico con allevamenti di mitili, che fungerebbero da spazzini marini. GRAZIE.
Si parla ancora poco delle foreste di mare, straordinarie fabbriche di ossigeno. Eppure le foreste marine di posidonia sono una preziosa fonte di vita e cibo: oltre il 25% delle specie marine sopravvive grazie a questa risorsa vegetale. La sua presenza è inoltre un indicatore di salute e qualità delle acque. Quest’alga rappresenta inoltre un’indispensabile protezione contro l’erosione delle coste. Tuttavia i cumuli di posidonia spiaggiata sugli arenili, può anche diventare un problema ambientale, nel caso di un eccessivo accumulo di biomassa marina.
I comuni spesso non hanno a disposizione un budget per affrontare questa problematica, per questa ragione la Conservatoria delle Coste, Agenzia dell’Assessorato alla difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, ha accolto la richiesta di aiuto da parte di diverse amministrazioni comunali, attivando un tavolo tecnico con l’Assessorato degli Enti Locali, e alcune aree marine protette, per una corretta gestione della posidonia spiaggiata, realizzando un modello di gestione integrata e sostenibile dei litorali.
Ne parliamo con il Direttore Generale dell’Agenzia Conservatoria delle Coste Alessio Satta.
D – Come avete avuto l’idea di utilizzare le eccedenze di posidonia spiaggiata, per l’utilizzo nella bioedilizia e nel risparmio energetico?
R – Intanto non si tratta di un’idea nuova. Si è piuttosto trattato di recuperare un sapere antico, quello delle popolazioni primitive che, dalle Baleari al Nord Europa, utilizzavano già la posidonia come materiale isolante per le abitazioni.
D – Non comporta rischi, in merito alla conservazione dei litorali, spostare la posidonia?
R – E’ necessario fare una premessa. La posidonia è un elemento fondamentale per la salvaguardia delle coste, ne evita l’erosione, come le dune. E’inoltre fonte di nutrimento, di biodiversità. Tendenzialmente va mantenuta dove si trova. Tuttavia soprattutto in zone frequentate, anche a scopo balneazione, un eccesso di accumulo di posidonia può creare inconvenienti, ai limiti dell’emergenza sanitaria. Alcuni motivi per cui la regione Sardegna ha pensato di intervenire, riguardano le richieste specifiche di comuni che si sono trovati a gestire il problema dell’accumulo e dello spiaggiamento.
Per questo abbiamo prospettato tre possibilità: A) Laddove possibile, lasciare la posidonia dove si trova. B) Spostare nel mese di maggio, quando iniziano queste problematiche legate al proliferare dell’alga, la posidonia eccedente in un luogo sterile, per poi riposizionarla a ottobre nel luogo di origine. C) Raccogliere la posidonia in eccesso nei luoghi dove viene in seguito conferita in discarica, ripulirla, e riutilizzarla nelle produzioni possibili.
A questo punto per quello che ci riguarda, una nota di merito va a Edilana, che abbiamo convocato per seguirci in questo progetto, data la loro specificità legata al riutilizzo di materie organiche e alla loro eccellenza tecnologica.
D – Il progetto comporta una sinergia tra istituzioni e privati, avete trovato difficoltà nel dialogare in tal senso?
R – Il nostro è un esperimento perfettamente riuscito: ben vengano le collaborazioni tra pubblico e privato, quando queste come nel nostro caso, permettono in modo concreto di risparmiare denaro pubblico, trasformando un problema ambientale in opportunità innovative che traducono nella pratica i principi dello sviluppo sostenibile.
D – Operazioni di questo genere, possono rappresentare un traino anche per l’economia della regione?
R – Certamente, come ho già detto si tratta di un progetto che necessita di incrementi di collaborazioni specifiche nei vari settori interessati, ma anche nella ricerca che continua e si perfeziona nel tempo.
D – Come avete sensibilizzato gli attori coinvolti nell’operazione, e come hanno reagito i comuni coinvolti?
R – I comuni hanno reagito con soddisfazione, anche perché tutto è nato anche dalle loro richieste specifiche. Questo per quello che riguarda comuni dove i siti balneari sono fonte di maggior guadagno, in termini di turismo, e dove un eccesso di accumulo di posidonia può effettivamente creare problemi anche a livello di intasamento fognario. Per quello che riguarda i cittadini, e anche i turisti, operiamo con una corretta informazione. Per esempio facciamo notare come la presenza di posidonia sia indice di alta qualità ambientale, e non andrebbe spostata, a meno che non crei “ingorghi” significativi. Per quello che riguarda poi la rimozione degli eccessi da inviare in discarica, che vengono invece trattati e riutilizzati secondo i procedimenti messi a punto con la tecnologia di Edilana, che nella branca specifica legata a questo progetto è diventata Edimare, i comuni vengono sollevati anche dai costi di gestione delle eccedenze, e non possono non esserne lieti.
D – Pensate di realizzare una rete di comuni, coinvolgendo anche altre regioni italiane che condividano lo stesso problema, per diffondere questa opportunità?
R – Questa è certamente un’idea da valutare, anche perché nell’area mediterranea sono presenti questi problemi, che in realtà a ben guardare possono essere delle vere e proprie opportunità che questo mare, ricco di risorse di ogni genere, ci offre con generosità.
E’notizia delle ultime ore che la Conservatoria delle Coste è stata commissariata in previsione di una prossima chiusura. La motivazione, che parte dalla Spending Review, è: “La riorganizzazione e la semplificazione della struttura della Regione”, secondo un’affermazione ufficiale dell’altro giorno dell’Assessore all’Ambiente Donatella Spano. Nata nel 2004 da un’idea del governatore Renato Soru, che aveva sposato appieno la causa ambientale prima con il decreto salva coste, poi con il piano paesaggistico regionale, fino all’agenzia tematica, ispirata al modello francese “Conservatoire du littoral”, la Conservatoria è diventata un vero e proprio riferimento d’eccellenza in termini di innovazione tecnologica, soluzioni concrete, salvaguardia dell’ambiente marino, anche in termini archeologici e paesaggistici, come nel recuupero dei fari e delle torri di avvistamento.
Sino ad ora l’Agenzia ha operato usufruendo soprattutto di fondi europei, e in collaborazione con diversi Paesi membri, che ne utilizzano il riconosciuto know how tecnologico e ne richiedono la consulenza. Questo atto, apparentemente non ponderato, che comporta il commissariamento e la destituzione dell’attuale Direttore, appare una grave contraddizione proprio della politica ambientale tanto sbandierata durante le ultime elezioni. Ci si chiede a questo punto che fine farà il patrimonio marino e terrestre affidato sino ad ora alla Conservatoria, e che fine faranno i progetti già in essere nella regione e le joint venture con gli altri Paesi del Mediterraneo, che hanno sempre guardato a questa come un riferimento d’eccellenza.
io sono nato a selinunte ,in 37 anni non ho mai visto migliorare il mio paese ,mi ritrovo nel 2014 a giustificarmi con la gente dell’estero per lo schifo che c’è nel nostro paese . selinunte non è , e non deve essere il dormitoio di castelvetrano,siamo stanchi di avere queste giustificazioni idiote dei nostri politici basta , non sapete un bel nulla ne di turismo ne di accoglienza ne di urbanistica ,abbiamo piu’ volte lamentato il fatto che all’ingresso di marinella la via persefone ,dove sono concentrate la maggior parte di strutture recettive non deve avere il senzo vietato,i turisti si perdono nel paese costringendo gli operatori ad uscire per andarli a recuperare,e non solo cosa estremamente ridicola che direi da striscia la notizia è che le frecce di tante attivita recettive e commerciali convogliano propio al senzo vietato mettendo anche a rischio di incidenti i turisti. vogliamo parlare del parco archeologico ??? ,osceno!!! e gestito da sempre come una bottega !!, questo ed altri mille punti saranno i motivi da discutere e saranno resi pubblici e firmati dai residenti di selinunte. basta parole vogliasmo i fatti . Giovanni
RISPOSTA A GARIFO,
Sulla questione alghe e altro Tripadvisor non centra niente è “Lonely Planet”, “Le Routard” le due guide turistiche che parlano di non fermarsi a Marinella.
Leggi prima di commentare.
Avere recensioni positive su TripAdvisor significa a parer mio poco giacché è acclarata l’inaffidabilità del sistema alla base del sito. Ho colto l’occasione essendo stato TripAdvisor da te citato ed addirittura messo in grassetto per ribadire che NON è un affidabile indicatore cui rifarsi, non è questo grande onore avere 4 o 5 stelle su TripAdvisor; non ho mai detto “a proposito di alghe”, o che questione alghe e TripAdvisor siano collegati, ho dato un parere ed inserito un contributo, comunque non estraneo all’articolo, non sono venuto a scrivere della differenza tra motore HEMI e DOHC. Frasette come “leggi prima di commentare” conservale per quando sei in famiglia o tra amici.
Condivido completamente il pensiero di claudio.
installare un allevamento di mitili in direzione del depuratore non so se abbia molto senso economico (spero non li vendano).So comunque che esiste un’azienda che è in grado di trattare il problema con metodi naturali utilizzando microorganismi naturali e non nocivi che hanno lo stesso effetto.Eurovix di Brescia, ho letto un articolo sulla bonifica di un problema di vegetazione marina in Cina.potrebbe valere la pena chiedere un consulto,sempre che la cosa interessi.
Quest’anno ho pensato di tornare a fare le vacanze in Sicilia scegliendo una nuova località. Marinella di Selinunte.
“L’avessi mai fatto”!
Il peggior posto dove sono mai stato.
Servizi zero: non ci sono edicole non ci sono negozi, non un supermercato…quelle due tre botteghe che ci sono sembra lavorino per hobby, certamente non per il turista. Se poi avete bambini piccoli ricordate di portare il cibo per loro e anche i pannolini perché da quelle due specie di alimentari non ne hanno. Se poi siete fortunati ad avere l’appartamento in centro preparatevi alla musica rompi timpani fino alle 3 del mattino per la gioia dei più piccoli e le vostre notti in bianco. Di bello però c’è in mare, dicono, ma neanche qua sto è vero a meno che non amiate il bagno nelle alghe e stare stesi al sole tra alghe e mozziconi di sigaretta e con vicino per farvi compagnia il va e vieni di due tre cani randagi.
Il tutto accompagnato da un odore nauseabondo procurato dalle alghe stagnanti sul bagnasciuga che nessuno rimuove.
Qui la cortesia è molta, ma spesso diventa invadenza.
“Fantastico” il primo negozio dove siamo andati a comprare latte pane pasta…sul conto abbiamo trovato 28 euro in più e in basso dopo il totale, la dicitura “scontrino annullato” (alla faccia di tasse e correttezza).
Vorrei non essere mai venuto in questo paese. Il prossimo anno torno a San Vito Lo Capo che consiglio a tutti.
16/06/2019 – A Marinella di Selinunte, all’ingresso della Riserva Naturale del Fiume Belice (dove si paga per entrare) e a Marinella vicino al porto, non c’è nessun avviso che l’acqua del mare è inquinato e sulla spiaggia ci sono locali aperti con ombrelli adatti per il turisti che tranquillamente fanno bagno in acqua inquinata e non sono multati come prevede la legge.
Si avvisa che tutto il mare di Marinella di Selinunte è inquinato è non solo in tre punti.
Come sempre ci sono “False acque bianche” a Marinella di Selinunte è come ogni anno non si fa niente per la salute delle persone, a nessuno interessa che i bambini fanno bagno in quel posto.