Per l’Ecomuseo del mare e dei pescatori della costa Belicina e Selinuntina è stata presentata l’istanza per ottenere la qualifica da parte della Regione. A presentarla è stata il Comune di Menfi, con la collaborazione tecnico scientifica della Rotta dei Fenici e della Pro Loco di Menfi e il sostegno dei Gruppi Archeologici d’Italia – Coordinamento Sicilia e dell’Associazione “Terra d’incanto”. La documentazione è stata presentata all’Assessorato regionale (così come previsto dalla legge regionale n.16/2014).

L’Ecomuseo può essere una straordinaria opportunità per il territorio della costa da Porto Palo di Menfi e sino a Torretta Granitola. È un vero patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio e si attua attraverso un progetto condiviso e integrato di tutela, valorizzazione, manutenzione e produzione di cultura di un territorio geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo, connotato da peculiarità storiche, culturali, materiali ed immateriali, paesaggistiche ed ambientali.

L’obiettivo è studiare, valorizzare e sviluppare dal punto di vista culturale, educativo e turistico il mondo del mare e della pesca artigianale. E non solo. Perché si guarda anche all’entroterra, che unisce la cultura del mare e quella dell’interno verso la Valle del Belìce.

Si punta alla promozione di sistemi di offerta ricettiva come i “borghi ospitali” e di mobilità dolce “bike-friendly”, in collaborazione con l’azienda leader Smile & Ride. «L’Amministrazione Comunale di Menfi – dichiara il sindaco Marilena Mauceri – ha subito sostenuto la proposta della Rotta dei Fenici per avviare un ulteriore progetto per il territorio in un’epoca in cui occorre creare nuovi prodotti per un nuovo pubblico e per creare opportunità per i giovani e le imprese. Il tema dell’Ecomuseo, che mette insieme terra e mare, patrimonio ed identità, si lega perfettamente con tutto ciò che la nostra comunità può esprimere e valorizzare».

«Puntiamo ad un’accoglienza diffusa che coinvolga tutti i cittadini; vogliamo che i turisti che visitano Menfi ne diventino cittadini temporanei, visitando le nostre contrade che raccontano un percorso che conduce alla storia, all’archeologia, all’arte e ai piatti tipici di un territorio, capace di esprimersi in una sfida entusiasmante e coinvolgente per turisti e visitatori, su spiagge di sabbia dorata e scogliere frastagliate, dove ancora oggi nidifica la tartaruga Caretta Caretta, coste insignite da venticinque anni della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento della FEEE», spiega l’assessore comunale al turismo, Nadia Curreri.

«Oltre al patrimonio tangibile, abbiamo un immenso patrimonio intangibile di saper fare antichi che rischiano di perdersi se non adeguatamente valorizzati. Ma questi sono anche un’opportunità per le comunità locali per sviluppare un’offerta turistica territoriale innovativa, assolutamente compatibile con il nuovo modo di fare turismo a seguito del Covid-19 – spiega Antonio Barone, Direttore della “Rotta dei Fenici” – le Amministrazioni Comunali e gli operatori pubblici e privati potranno partecipare all’Ecomuseo facendo ognuno la sua parte. L’obiettivo è essere pronti quando si potrà tornare a viaggiare e a visitare il nostro territorio guidati ed ospitati dalle nostre
comunità».

All’iniziativa ha già aderito il Comune di Campobello di Mazara, ma la rete partenariale dell’Ecomuseo è aperto a imprese che operano sul territorio. A disposizione l’indirizzo di posta elettronica: ecomusei@fenici.net

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