Giorni fa avevamo parlato di una protesta portata avanti dai veterinari italiani in relazione al fatto che le prestazioni veterinarie sono assoggettate ad IVA al 22% , esattamente come una prestazione eseguita su di un oggetto.
Curare un cane o un gatto è, fiscalmente, assimilabile a “curare” un cellulare rotto, mentre acquistare i medicinali necessari è paragonabile a comprare un pezzo di ricambio.
I veterinari spinti da tutto questo e profondamente feriti da un pregiudizio che gli impedisce di essere visti per ciò che sono realmente: professionisti in sovrannumero che faticano per non diventare poveri, stanno portando avanti un progetto chiamato “soggettinonoggetti” che prevede una staffetta su base volontaria che coinvolga il maggior numero di veterinari possibili e una bandiera con lo slogan.
La bandiera passerà di mano in mano a qualsiasi collega che si sentirà coinvolto e vorrà contribuire per prolungarne il cammino in tutta Italia. Da qualche giorno quella bandiera si trova a Castelvetrano presso il centro veterinario Darwin, nato nel 2006 per volontà dei dottori Michela D’Antoni e Giuseppe Roma. E non poteva mancare la foto di rito all’interno del Parco Archeologico di Selinunte.
Una bandiera che porta avanti una battaglia, un obiettivo che va condiviso perchè, chi ha un animale conosce bene il significato della differenza tra i soggetti e gli oggetti, e i nostri amici a quattro zampe non saranno mai degli oggetti
Più la bandiera “girerà” e più darà visibilità al problema, più ambulatori, cliniche, ospedali, università, free lances coinvolgerà e più ci sentiremo vicini, uniti e più forte sarà la nostra voce.
La bandiera è una possibilità di incontro fisico tra due colleghi, magari concorrenti nella stessa città che però “combattono” per una causa comune.
Come tedofori passeranno la bandiera di veterinario in veterinario per tutta l’Italia, ogni collega che porta la bandiera deve solo rispettare 5 punti fondamentali
– Deve passare la bandiera ad un altro collega e non tenerla con se per troppo tempo, si perderebbe lo spirito dell’iniziativa
– Deve firmarla
– Deve pubblicare sulla pagina FB soggettinonoggetti con #soggettinonoggetti un contenuto riguardante la campagna ( la consegna della bandiera, il viaggio, foto, video o altro )
– Deve farsi carico di organizzare la prossima consegna soprattutto coinvolgendo i colleghi con la pagina FB soggettinonoggeetti
– Deve credere nell’iniziativa, deve divertirsi e deve avere un pizzico di voglia di metterci la faccia!
Il viaggio della bandiera terminerà ( chissà quando) simbolicamente a Roma, di fronte il palazzo del Parlamento, vero destinatario di questa messaggio, con una semplice foto simbolica.