Attorno a Selinunte possono essere individuate alcune aree adibite a necropoli.
- Buffa (fine del VII e VI secolo a.C.): a nord della collina orientale. Caratteristica del sito una fossa votiva triangolare (m 25 x 18 x 32) con terrecotte, vasi e resti di animali di probabili sacrifici.
- Galera Bagliazzo (dal VI secolo a.C.): a nord est della collina Mannuzza. Qui, nelle tombe scavate nel tufo, non sempre singole, sono stati rinvenuti suppellettili di vari stili. Nel 1882 è stata portata alla luce la statua denominata Efebo di Selinunte oggi nel Museo Civico di Castelvetrano.
- Pipio Bresciana e Manicalunga Timpone Nero (VI – V secolo a.C.): ad ovest della collina Gaggera è la più estesa necropoli di Selinunte. Non è ancora chiaro, vista la lontananza dal centro della città, se fosse effettivamente la necropoli della città o piuttosto quella di un’area suburbana. Oltre al rito dell’inumazione sono state trovate anfore e pithoi che testimoniano anche del rito della cremazione. I sarcofagi sono in terracotta o in tufo. Sono presenti anche camere coperte.
Qualcuno é in grado di spiegarmi come mai a Selinunte, il più importante sito archeologico d’Europa, si torna a scavare dopo un’attesa di decenni, mentre presso il vicino sito, d’importanza abissalmente minore, di Lilybeo, l’attività di scavo ferve da anni?
Meglio tardi che mai.L’importante che queste meravigliose scoperte di cui la Sicilia è ricca alla fine si tengano aperte ai visitatori fino a tarda notte, è vergognoso che il parco archeologico di selinunte chiude d’estate alle 19,00,
la domanda vera è: tutti i reperti ritrovati in quale museo andranno??????
antonino leone, io mi porrei un altra domanda: i reperti andranno tutti al museo? o qualcosa sbadatamente non verrà catalogata???????? spero di no, ma c’è un detto: li sordi fannu veniri la vista all’orvi!!!!! e il sottosuolo in questione, come risaputo, è una miniera!!!