Demoralizzato ma, tutto sommato, soddisfatto del risultato ottenuto. «Certo, potevamo fare di più e assicurarci la vittoria ma, evidentemente, la città ha deciso così». Accetta il verdetto Gianvito Greco mentre i suoi elettori lo salutano e gli stanno vicino nel suo comitato elettorale.
Si attende il risultato delle ultime sezioni scrutinate quando sceglie di fare l’analisi del voto: «Il risultato delle urne dimostra che il paese non accetta il cambiamento – spiega – e vuole continuare in quella politica che ha portato al fallimento totale. Io ho condotto una campagna elettorale con il popolo alle spalle, senza potentati economici, senza poteri forti. Dalla mia parte ho avuto la gente, i cittadini semplici, ecco, loro, quelli che lei vede qui con me…». Greco, proprio in chiusura del suo comizio di venerdì scorso, riconfermò l’idea di voler rivoluzione gli uffici comunali, a partire da quello tecnico.
«Ci credevo in quel cambiamento, sennò non mi sarei candidato – dice ancora – pronto a scardinare sistemi, ma il fatto che non ho mai amministrato alla fine non è stato premiato da parte degli elettori». Lo scarto di voti misurato e non eccessivo tra di lui e Castiglione, non va giù a Greco che annuncia: «Bisognerà vederci chiaro – dice – capire fino in fondo cosa è successo e come sono andate le cose». La politica per Greco non termina qui.
«Continuerò il mio impegno per il paese – dice l’insegnante elementare – sennò tradirei questo movimento di condivisione e affetto che è nato attorno a me. Il non aver vinto non significa che dovrò farmi da parte. Farò la mia parte quando ce ne sarà bisogno». I fedelissimi di Greco in queste settimane di campagna elettorale gli sono rimasti a fianco. A partire dal gruppo storico col quale è nata la sua candidatura. Alternativa ai vecchi sistemi, al vecchio modo di fare politica. Principi che hanno contraddistinto il suo lungo cammino in questa candidatura, poi arricchita dagli innesti di altre forze politiche.
Liste civiche e movimenti che hanno visto in lui il leader del rinnovamento. Per salire al palazzo comunale Greco aveva scelto i suoi assessori, quasi tutti senza esperienza: «Questa per noi era una grande risorsa, nessuno di noi aveva mai amministrato e non dovevamo difendere interessi di nessuno. Il verdetto, che accettiamo, ha dato la vittoria a Castiglione. Ma, ripeto, non ci dormirò la notte, voglio vederci chiaro e andremo in fondo…..».
Max Firreri
per Giornale di Sicilia