Al momento la chiusura è scongiurata. Ma l’Unità operativa di Ortopedia dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, dal 1° marzo, funzionerà con non poche difficoltà. Due medici – Giacomo Saladino e Michele Friscia – qualche mese fa hanno presentato il preavviso di dimissioni all’Asp Trapani e dal 1° marzo non saranno più in servizio. Al lavoro rimarranno, invece, altri due medici che, per ragioni diverse (uno di loro, ad esempio, usufruisce di permessi 104 per assistere i genitori), devono assentarsi. E l’Asp Trapani si trova ora in difficoltà: al “Sant’Antonio Abate” di Trapani sono in servizi tre medici dirigenti, al “Paolo Borsellino” di Marsala 4 e a Castelvetrano, dopo le dimissioni dei due medici, ne rimangono in servizio due. Tutti devono garantire anche i turni di reperibilità.

La situazione è critica. Il paradosso, guardando i risultati dell’ultimo concorso bandito dall’Asp Trapani, è quello che mancano i medici. Su 15 posti messi a bando hanno partecipato in 10 e solo 5, alla fine, hanno firmato il contratto. I primi entreranno in servizio il prossimo aprile. Intanto si porrà il problema su come gestire il mese di marzo.

Il direttore generale dell’Asp Trapani, Fabio Damiani ha spiegato che in supporto a Castelvetrano ci sarà l’Ortopedia di Marsala: «Manterremo la degenza e per gli interventi l’equipe continuerà a operare nel nosocomio castelvetranese» ha assicurato stamattina Damiani. E il direttore ha anche annunciato: «Nessuna chiusura, anzi pensiamo al rilancio dell’Unità di Ortopedia a Castelvetrano. Abbiamo avviato alcune interlocuzioni con la “Fondazione Giglio” di Cefalù e col “Rizzoli” di Bologna proprio per l’Unità di Castelvetrano».

 

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