L’asso dalla manica il sindaco di Partanna, Nicola Catania, l’ha tirata fuori anche stamattina: siccome l’ospedale di Castelvetrano è al servizio di un’ampia zona ad alto rischio sismico, viene chiesta una deroga al nuovo piano sanitario. Tradotto in parole semplici: si chiede che l’ospedale “Vittorio Emanuele II” rimanga così per com’è, senza che venga declassato. La proposta, già nota, in effetti, dal 2018, è stata fatta stamattina a margine dell’atto col quale i sindaci hanno votato il nuovo assetto sanitario in provincia, riuniti in assemblea presso il Comune di Trapani. «In sintesi si cristallizza quello che, nelle sedi opportune (Ars, Ministero, ndr), insieme ai sindaci del Belìce, abbiamo ribadito più volte – ha detto il sindaco Catania – e cioè che il nosocomio di Castelvetrano, per la sua posizione strategica al servizio della Valle che conta più di 100 mila utenti, non può essere declassato». La proposta di Catania è stata condivisa da tutti i sindaci presenti. Il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, invece, ha presentato una memoria di sei pagine, nella quale, anche lui, prende le difese del nosocomio castelvetranese.

L’atto aziendale dell’Asp Trapani stamattina è stato approvato – con un voto consultivo – dai soli sindaci delle città con più di 30 mila abitanti. Il primo cittadino di Trapani si è astenuto, quelli di Mazara del Vallo, Alcamo e Marsala hanno votato a favore e quello di Castelvetrano ha votato, invece, contro. Intanto una buona notizia arriva da Palermo: questa mattina l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza ha già inoltrato al neo Ministro alla Salute Roberto Speranza la richiesta ufficiale di deroga normativa a favore dell’ospedale di Castelvetrano.

 

 

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