Tenteranno un nuovo guiness dei primati, i pescatori della cooperativa “Selinunte Pesca” e i panificatori di Marinella di Selinunte (Trapani), sabato prossimo, alle 19, per la quarta sagra del “pane cunzatu” con le sardine, che si celebra nella borgata a ridosso del parco archeologico piu’ grande d’Europa.
Dopo i mille metri conditi lo scorso anno, quest’anno saranno 1.050 metri di pane, con sardine, pomodoro, olio e origano. Location della kermesse sara’ lo scalo di Bruca (scaru), il piccolo porto della borgata e le vie Marco Polo, Pigafetta, che arriva sino a ridosso del parco archeologico. Il lungo pane sara’ sistemato su un traliccio di legno, ad altezza d’uomo. La serata sara’ allietata dal gruppo folk ‘Ciuri d’Acantu’ di Campobello di Mazara.
“L’iniziativa vuole essere l’occasione per far conoscere il nostro piccolo comparto della pesca e il nostro pane – spiega il presidente della cooperativa, Giovanni Salvo – che oggi coinvolge piu’ di centoventi pescatori nella nostra realta’ e che fa economia. Ma anche di valorizzare il pesce azzurro del Mediterraneo, come la sardina, e le sue qualita’ nutrizionali”.
La pesca locale delle sardine nel mare di Selinunte viene ancora eseguita con sistemi antichi, utilizzando reti di tratta e ciancialo in nylon, materiale che nel tempo ha sostituito il filo e lo spago. Il pesce appena pescato ogni mattina viene venduto all’asta col banditore, in un piccolo mercato che ha mantenuto la caratteristica del piccolo borgo marinaro di pescatori. Il pane nero di Castelvetrano, invece, e’ oramai stato riconosciuto ‘presidio’ siciliano da Slow Food.
(foto. Marcella Ciraulo)
(testo. economia-oggi.it)