Musica e legalità insieme per una notte magica a Selinunte. Nel cuore del parco archeologico più grande d’Europa, al cospetto del tempio di Hera con all’orizzonte il Tempio C a strapiombo sul mare, oltre 10 mila giovani hanno ballato fino a tarda notte sulle note mixate da Paul Kalkbrenner, artista tedesco di musica elettronica di fama internazionale che è stato scelto per le celebrazioni dei 25 anni della caduta del muro di Berlino alla Porta di Brandeburgo per un evento che ha visto partecipare oltre mezzo milione di persone.
Da tutta Europa, da Londra a Madrid, oltre che da ogni parte della Sicilia e d’Italia: sono stati migliaia i giovani che hanno affollato il parco archeologico che viene considerato la Grecia siciliana che ospita, oltre ai templi, anche l’acropoli e le Cave di Cusa. Per la nuova tappa del progetto Musica e Legalità, che anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, dal palco di Unlocked Music Festival – sotto la conduzione di Davide Riotta – sono stati tantissimi i contributi a sostegno dell’iniziativa. Artisti e istituzioni, ma anche professionisti e artisti, è stata ancora una volta raccontata la legalità ai giovani attraverso il canale leggero e aggregativo della musica.
Persino Capitano Ultimo, il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio che nel 1993 arrestò Totò Riina, ha voluto lanciare un messaggio ai ragazzi che dal pomeriggio hanno riempito Selinunte. “Sono diventato uomo grazie alla Sicilia e al popolo siciliano. Insieme a questa gente abbiamo lottato fianco a fianco per combattere contro l’arroganza, la violenza, contro quelli che sfruttano. Contro la mafia che crea i recinti e le barriere. Vogliamo abbattere quelle barriere, abbattere quei recinti, non c’è nessun recinto che può tenere il nostro amore, il vostro amore, la vostra rabbia, la vostra dolcezza, la vostra voglia di libertà. E quest’amore fa paura e devono avere paura di voi. Credete nella vostra irrequietezza, nel vostro amore, nella vostra insicurezza, nella vostra fragilità. Perché è il vostro momento. Cantate più forte. Vi voglio bene”.
Volto e anima di Musica e Legalità è Valeria Grasso che, da padrona di casa, ha spiegato che “l’importanza di questo festival sta nel fatto che i giovani possono ascoltare messaggi importanti in un contesto informale, leggero, facendo ciò che più amano fare: divertirsi. Noi abbiamo due obiettivi con Musica e Legalità – spiega la testimone di giustizia – ovvero il raccontare il nostro territorio, che va fatto conoscere ma va anche difeso, e raccontare le storie dei nostri uomini e delle nostre donne che diventano gli uomini e le donne dello Stato. Lo stato non può e non deve abbandonare chi denuncia il pizzo, chi si oppone alla mafia e diventa un perno fondamentale per la lotta alla criminalità. Lo stato deve dare segnali a chi combatte la criminalità. Chi ha denunciato deve essere sostenuto, supportato, deve fare la differenza. E la differenza la fanno i fatti e non le parole”. Mogol, che ha sposato l’iniziativa per il secondo anno consecutivo, ha dato il suo contributo attraverso un video-messaggio rivolto ai giovani contro le dipendenze di ogni tipo.
I giovani inoltre hanno potuto assistere a una mostra fotografica inedita. L’ANSA, la più importante agenzia di stampa italiana, ha infatti portato a Selinunte “L’eredità di Falcone e Borsellino”, esposizione organizzata per il trentennale delle stragi mafiose. Dopo Palermo, Favignana, Partanna, Santa Margherita del Belice e il Cretto di Burri, la mostra dedicata alla memoria dei due magistrati è stata allestita al parco archeologico proprio in occasione del festival. L’esposizione fotografica itinerante racconta la storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: dall’adolescenza a Palermo all’ingresso in magistratura, fino alla nascita del “Pool antimafia”, al maxiprocesso e infine alle stragi del ’92.
AUTORE. Redazione