Sono 9 i pescatori che, al momento, hanno sottoscritto l’accordo con Slow Food per il presidio “Pescato tradizionale del golfo di Selinunte”, presentato ieri sera al “Momentum bio resort” di Marinella di Selinunte, alla presenza, tra gli altri di Carmelo Maiorca (Slow Fish Sicilia), Roberta Billitteri (Slow Food Italia), Francesco Sottile dell’International board di Slow Food e del sindaco della città Enzo Alfano. Da ieri il presidio è pubblicizzato sul sito della Fondazione Slow Food con una sua pagina in italiano e inglese. I nove pescatori di Selinunte che hanno aderito al progetto sono tutti selinuntini, e tra questi c’è Nicola Orlando, proprietario dell’unica barca adibita alla pesca delle sarde con cianciolo. Ma il presidio non riguarda solo la sarda di Selinunte ma tutto il pesce azzurro che viene pescato nel golfo di Selinunte.

«L’esperienza di questo presidio mette insieme tutti gli aspetti identitari di Marinella di Selinunte e ora va valorizzato con la promozione. Abbiamo bisogno di turismo, nostra prima industria sul territorio», ha detto il sindaco Enzo Alfano. La nascita del presidio (su proposta della Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’Alto Belice e in collaborazione col Comitato “Sacro Cuore di Maria”, i cui responsabili sono Margherita Barraco e Giacomo Russo) è avvenuta al termine di un iter lungo quasi due anni: «è l’epilogo di un periodo di dialogo e confronto», ha detto Francesco Sottile che a Selinunte ha incontrato i pescatori più volte.

Cosa offrirà in più il presidio per il territorio? «Darà valore al lavoro dei pescatori – ha detto Serafina Di Rosa, portavoce della Comunità Slow Food – ma anche visibilità nel mondo e, quindi, occasione per i turisti che vorranno di venire a vivere un’esperienza qui». Per gli ospiti lo chef Giuseppe Carollo del ristorante “Agòra” ha preparato alcune pietanze col pescato di Selinunte.

 

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