Il Vice-Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Marco Campagna, su delega del Sindaco, Avv. Felice Errante, ha lanciato un progetto con la collaborazione del corpo di Polizia Municipale.
Si tratterà di un vero e proprio giro di vite per i proprietari dei cani che non rispettano le norme, e che non hanno provveduto ad effettuare la microchippatura, così come previsto dalla legge. Una pattuglia di agenti di Polizia Municipale, infatti, munita di un apposito lettore elettronico effettuerà dei controlli a tappeto nei confronti dei proprietari dei cani, per verificare se i proprietari hanno provveduto alla loro registrazione.
Questo è solo il primo atto di una serie di provvedimenti che adotteremo nei prossimi mesi, a cominciare da una campagna di sterilizzazione su larga scala che avvieremo nei prossimi mesi- afferma Campagna- invitiamo quindi i proprietari dei cani che ancora non avessero adempiuto agli obblighi di legge, di provvedere alla microchippatura dei loro animali, per evitare di incorrere in pesanti sanzioni.
Saranno previste, altresì, pesanti sanzioni per i proprietari di animali che consentono a quest’ultimi di sporcare le strade e le piazze. Una vera e propria tolleranza zero per i proprietari di cani e gatti, o altri animali domestici, che consentiranno ai loro animali disturbare i vicini o di sporcare i luoghi pubblici.
L’ordinanza è scaturita dalle numerose lamentele che arrivavano da parte di cittadini stanchi di trovare per le vie, per i marciapiedi, per le piazze o nei giardini pubblici, le deiezioni dei cani, con le prevedibili conseguenze igienico-sanitarie ed i cittadini inoltre hanno manifestato molta preoccupazione anche per gli aspetti legati alla sicurezza, visto che quasi nessuno dei proprietari osservano le corrette conduzioni che prevedono l’utilizzo delle museruole.
Visti gli articoli del regolamento di polizia municipale e viste le vigenti norme il Sindaco ha ordinato le seguenti norme: I proprietari o detentori dovranno vigilare affinché gli animali non arrechino danni o disturbi al vicinato, dovrà essere garantita una condizione di vivibilità per i luoghi dove vivono gli animali, e dovranno esser posti in condizioni tali da non incutere timore o spavento ai passanti, sarà proibito l’accesso dei cani, anche se condotti al guinzaglio e muniti di museruola, nei settori destinati ai giochi per bambini, è obbligatorio l’utilizzo di guinzaglio e museruola nel centro cittadino, negli spazi pubblici e nei giardini. Inoltre, salvo quanto disposto dall’art. 727 del Codice Penale, è vietato aizzare i cani tra loro o con altri animali, è altresì vietato spaventarli, batterli o inseguirli sia sul suolo pubblico che in luogo in vista del pubblico. Le violazioni comporteranno sanzioni da 50 euro fino a 300 euro.
L’ordinanza prevede che coloro che conducono i cani al passeggio nelle pubbliche vie debbano essere muniti di appositi dispositivi per la rimozione delle deiezioni, ed è obbligatorio rimuovere le predette deiezioni, in caso di violazione sanzioni da 25 euro fino a 300 euro.
AUTORE. Comune di Castelvetrano
Quando prenderete provvedimenti contro i cani randagi invece, che ogni sera distruggono tutta l’immondizia che mettiamo davanti la porta di casa e poi uno la mattina se la deve raccogliere. Questo problema seppur molto più grave evidentemente é da sempre ignorato da chiunque.
A volte rimango senza parole. C’è un infinità di cose sbaglliate in questo articolo. spero che le cose scritte non si applichino perchè sarebbe una pazzia. Non voglio fare polemica inutile. ma ci sono delle cose che non sono tollerabili. Gli animali non producono suoni che superano la soglia limite di legge. per cui ogni cane può abbaire quanto vuole e nessuno può impedirgli di farlo (un proprietario consapevole evita che il cane abbai, ma non è tenuto a farlo stare zitto). Nessuna legge in Italia obbliga i cani a portare la muserola, salvo casi particolari derivanti da situazione specifiche. Oltretutto sul mercato sono reperibili un infinità di museruole, e quasi la totalità è da considerarsi strumento coercitivo. molto spesso impedisce al cane perfino di bere. Certi strumenti in mano ai proprietari molto spesso causano più danni che altro.
Questo solo per l’aspetto strettamente tecnico. Nella mia visione ed esperienza professionale l’applicazione di sanzioni è del tutto inutile. Dove lavoro io abbiamo organizzato delle giornate del chip. i cittadini potevano venire a fare chippare i cani allo stesso costo con cui lo fa il servizio pubblico (17,20€ mi pare). Il principale obbiettivo di una campagna di sensibilizzazione al tema cani dovrebbe essere informare i cittadini, fornire strumenti per la gestione consapevole e capace dei propri animali. non tentare di terrorizzarli con multe e vigili che girano con lettori microchip….
Sono daccordo con te Giuseppe,
io non penso che il primo problema di castelvetrano siano i cani che non hanno il microcip; ma bensi tutti i cani randagi che a decine si sono presi possesso dei vari quartieri di Castelvetrano, come i 5-6 cani che ci sono all’angolo tra la via santangelo e la via caravaglios, come i cani che ci sono dietro la scuola media pardo, come i cani che ci sono nella zona industriale, come i cani che troviamo dietro i despar del viale roma ed in tanti altri quartieri; questi sono i cani che sporcano davvero le strade e i marciapiedi, i cani che cospargono le strade di spazzatura e feci, i cani che abbaiano e inseguono i motori rischiando di far cadere il conducente, questi sono i cani che aggrediscono le persone che portano a spasso i loro cagnolini; porgo un invito all’amministrazione: occupatevi di sistemare per bene in canile comunale aumentando la capienza, togliete i cani randagi e dopo aver risolto questi problemi pensate a problematiche minori e meno urgenti quali i microcip!
solito provvedimento deficente concepito ignorantemente… chi glielo dice a questi “cervelloni” che per esempio il mio cane abbaia perchè dietro al cancello passano decine di cani che invece, per noncuranza dell’Amministrazione, vagano e scorrazzano liberamente aizzando i miei?…anche qui discorsi e provvedimenti da taverna!!!venite pure…che ve la do io l’accoglienza…
Importantissima l’iniziativa per il controllo dei microchip, e spero si faccia davvero qualcosa a favore delle sterilizzazioni (bisognerebbe prima di tutto informare i padroni delle femmine sui rischi del non sterilizzare le cagne, perchè molti hanno ancora la filosofia del “ma vorrei farla accoppiare prima o poi, ma è così carina, ma ha così tanto istinto materno”).
Però.
Però. l’obbligo della museruola in Italia non esiste da nessuna parte, spero sia sbagliato l’articolo e che non sia davvero stato introdotto un regolamento così tanto “rivoluzionario” a Castelvetrano.
(se così fosse, non vorrei essere al posto di chi si troverà contro le organizzazioni per i diritti degli animali)
Forse avete letto male l’ordinanza del 9 Marzo 2009 del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, che sancisce l’obbligo di:
a) utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
b) portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumita’ di persone o animali o su richiesta delle Autorita’ competenti;
Quindi, la museruola al massimo la deve avere dietro il padrone, nel caso qualche vigile particolarmente antianimalista dovesse richiederla.
Ma l’obbligo di dover mettere la museruola al cane nel centro cittadino deve essere un’invenzione del Comune di Castelvetrano, sempre al passo coi tempi quando si parla di cani (nell’ordinanza riportata qui sopra si parla anche di “aree per cani individuate dai comuni”, ahah, sì sì, come no).
Piccolo appunto per chi parla ‘per sentito dire’: l’obbligo della museruola c’era, qualche anno fa, per i cani appartenenti al gruppo delle “razze pericolose” (rottweiler, pitbull, dogo argentino, eccetera). Ebbene, gente, sappiate che l’obbligo non esiste più, anzi, non esiste neanche più la lista delle “razze pericolose”.
Adesso un rottweiler per strada ha gli stessi diritti di un chihuahua (come è giusto che sia, visto che la maggioranza dei morsi in realtà proviene dai cani di piccola taglia).
Poi, sempre secondo l’ordinanza riportata sopra (e di cui lascio il link alla fine del post), il medico veterinario segnala all’ASL la pericolosità di un cane, e il padrone di quel cane ha l’obbligo di svolgere dei percorsi formativi per il rilascio di un “patentino”.
Ecco l’ordinanza: http://www.turistia4zampe.it/images/stories/Ordinanza_cani_pericolosi.pdf
Una risposta per Giovanni: i cani senza microchip di oggi sono i randagi di domani. Per bloccare il randagismo occorre che tutti i cani siano microchippati, così per i padroni diventa più difficile abbandonarli per strada.
Ma non penso solo agli abbandoni: a volte un cane scappa e diventa randagio semplicemente perchè il padrone non riesce più a trovarlo.
L’iscrizione all’anagrafe canina (cioè il microchip), in questo caso, permette di collegare il cane ad un padrone. E’ utile in tutti i casi.
Tranquilli !!…..non hanno nulla contro gli animali e i loro proprietari, sperano solo di poter fare cassa con qualche multa.
sono d’accordo con Tommaso e Gloria…
vorrei solo aggiungere una cosa per me importante: chi pensa a questi onorevoli cittadini che producono regolarmente le polpette avvelenate oppure le polpette con il vetro ??? E’ previsto anche per questo una multa e di quale importo? C’è la galera?
Gloria io non ho assolutamente detto che non sia giusto quello che fanno, ma ho precisato che prima ci sarebbe da intervenire su situazioni molto più urgenti e poi procedere con il controllo dei microcip!
Sono veramente stupito da come si possa fare una simile comunicazione ai cittadini castelvetranesi, specialmente per la parte che riguarda il controllo del microchip dei cani. Piuttosto che affrontare il problema del randagismo e della sporcizia per le strade che ha tante cause, si pensa ai cani che stanno all’interno delle case e non danno certamente fastidio a nessuno. Le famiglie castelvetranesi stanno già affrontando le grandi difficoltà che la crisi economica ha portato, subiscono la mancanza e la perdita del lavoro, sono sottoposte. ad una pressione fiscale elevata dovuta a cento imposte diverse..mancavano proprio le pesanti sanzioni nei confronti di coloro che hanno ìl cane magari senza microchip. Un Po di buonsenso.
SPERO E MI AUGURO CHE QUESTA VOLTA CON L’AUTOREVOLE INTERVENTO DEI VIGILI URBANI POSSA ESSERE MIGLIORATO L’ASPETTO DI QUESTA CITTADINA TANTO BISTRATTATA.BASTEREBBE FARE UN GIRO PER LE VIE PER EVITARE LO SCONCIO DEGLI ESCREMENTI UN PO IN TUTTI GLI aNGOLI IL PERDURARE DELLA PRESENZA DEI “RANDAGI” IN vIA CARAVAGLIOS O NELL’AREA ARTIGIANALE PER NON RICORDARE QUEI SOGGETTI CHE SONO STATI MORSICATI NEGLI ULTIMI TEMPI.
Ha ragione Dario: Pur essendo una problematica da affrontare seriamente nella sua complessità, il giro di vite serve solo a impinguare le casse comunali per pagare qualche gettone di presenza in più o altro, ma attenzione: strumentalizzare la questione potrebbe rivelarsi un boomerang!!
Saluti.
Ute, per i bocconcini avvelenati è stata emanata un’ordinanza a Febbraio: http://www.trovanorme.salute.gov.it/dettaglioAtto?id=41854&articolo=1
ma, come al solito, tra il dire e il fare c’è di mezzo un abisso, e bisogna vedere se esiste davvero qualcuno che controlla, o almeno mi piacerebbe sapere se davvero i veterinari che sospettano l’avvelenamento di un cane inviano i campioni per farli analizzare in laboratorio, o se il Sindaco, in presenza di sospetti di avvelenamento, “da’ immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine da effettuare in collaborazione con le altre Autorita’ competenti”, come da ordinanza.
Insomma, tutto è da vedere… però la legge sta iniziando a muoversi anche in questo senso
Non capisco le persone che si arrabbiano perché il comune ha deciso di controllare che i possessori di cani abbiano fatto il loro dovere secondo la legge:
conseguenza: ch abandona un cane registrato viene subito identificato.
I cani randagi potranno subito essere identificati e portati in canile.
se la gente che va a passeggio con i cani e non ha con se il necessario per portarsi via gli escrementi verrrá multata.
Non capisco le reazoni di coloro che sono contrari a questo.
Alonzo, le persone si arrabbiano non perché il Comune esercita i suoi doveri nel controllare se chi possieda animali domestici lo faccia nel rispetto della Legge, ma perché il vero problema non sono gli animali che hanno una casa e un padrone ma, chiaramente, tutti i randagi che ci sono per le strade che spaventano, a volte mordono e lasciano escrementi ovunque. Hai mai provato a fare una passeggiata sulla spiaggia a trascina? specie in inverno? io ci andavo a correre e un paio di volte sono dovuto entrare in acqua perché un branco di cani randagi mi hanno aggredito. Da solo, infatti, non ci sono più andato proprio per questo motivo. La rabbia della gente è dovuta al fatto che, come al solito, ad avere i problemi sono coloro che sono registrati da qualche parte e quindi controllabili.
ma allora che cazzo c’entra intimidire i proprietari dei cani che sicuramente hanno provveduto a regolarizzare e microchippare i propri, o intimidire chi come me ha tolto un povero essere dal canile per ospitarlo nella propria casa?…O si rettifica il presente articolo, riferendosi esclusivamente a delle azioni per risolvere il randagismo (ovvero cani di nessuno) o l’amministrazione rifletta sui tanti punti “insensati” fin ora espressi a proposito dei cani e dei loro proprietari…ma che fine ha fatto il famoso utente che ce l’ha a morte con i cani?…è stato forse bandito?…spero…
Egregio Dario,
anchío conosco il caso die randagi, come a Triscina cosí anche a Trefontane.
Da quello che ho capito si vuole controllare il tutto, i cani in regola ed i randagi. il randagio é una consequenza di cani abbandonati da padroni, quindi se in futuro uno abbandona un cane con il microchip si fa presto ad arrivare al colpevole ed a punirlo severamente; é chiaro che bisogna parallelamente levare i randagi dalle strde e spiagge.
saluti
ad alcuni che dicono che la microcippatura non serve gli direi prima di riflettere…perchè alla fine il randagismo esiste per il semplice fatto che le persone molte volte si stancano di avere un cane e in maniera incivile e barbara lasciano i cani per strada,quindi automaticamente microcippandoli si risalirebbe a chi li ha abbandonati….la cosa brutta è che in ogni cosa che si fa il comune pensa sempre e solo a multare in qualunque caso…io onestamente penso che tutto ciò si faccia solo per scopo di lucro e non per bloccare questo fenomeno…nel corso degli anni qua non si è cercato di combattare il randagismo e la situazione è diventata veramente insostenibile…al nord una cosa del genere non avviene e di cani in giro non c’è ne sono…per quanto rigaurda quelli che si lametano dell immondizia buttata per terra dai cani direi loro che esistono problemi ben più grossi di raccogliere la spazzatura che hanno buttato epr terra…ok non è una cosa piacevole ma i poveri animali non lo fanno per gioco ma perchè sono affamati e nessuno se ne occupa…spero che il problema del randagismo venga risolto una volta per tutte…
Sì, ma in tutto questo, qual è la pena per chi usa il termine “microchippatura”?! :/
Selinon la lasciamo decidere a te perchè hai una mente ed una cultura superiore rispetto a tutti gli altri…e noi ci inchiniamo a te nostro “Deo”.
ma no, basta una cultura base, un minimo di senso estetico e scrivere “applicazione del microchip” ;-)
Qui abbiamo pure il signor “senso estetico” che intenderebbe correggere i termini usati anche dal Corriere della sera…pensa che popolo di filosofi…
Sì sì, intendo proprio, pensa quanto sono arrogante… Molto spesso i quotidiani non fanno grande accademia e se quel termine lo ha usato anche il “Corrierún” è solo un suo demerito.
ah! ah! ah!….la crisi si fa sentiri…
vabè, bel modo di portare una discussione ad un punto morto…
sono comunque parole nuove ormai entrate nel linguaggio comune, o ci scandalizziamo anche se un giornale usa il termine “scannerizzare” in un articolo invece di “sottoporre testi o immagini a lettura elettronica mediante lo scanner”?
selinon ora che hai fatto il maestrino e messo le puntini sulle i vuoi fatto l’applauso?cerca di elevarti rispetto agli altri con discorsi con un contenuto proprio e non con argomenti privi di significato… sbaglierò a scrivere microcippatura ma il senso non cambia e non hai fatto altro che essere pignolo,quando alla fine si sta discutendo di una cosa ben più importante…il mio intento qua non è litigare con nessuno, ma di fronte a tanta ignoranza non posso far altro che togliere il disturbo…
Tornando al discorso randagismo cmq il problema non sta solo nella mancata applicazione del chip. Principalmente deriva dal fatto che abitualmente i cani non si sterilizzano. (è credenza comune credere che la sterilizzazione e/o castrazione compromettano lo stato di salute del cane, cosa non vera, ogni veterinario lo potrà confermare). Volendo tirare due conti i cani si riproducono con una potenza di 6 in media. cioè ogni cane fa 6 cuccioli che a loro volta faranno 6 cuccioli ect ect…quindi il numero di cani vaganti sul territorio aumenta molto velocemente. A questo aggiungete i cani che vengono acquistati, quelli del “è di razza non lo sterilizzo, non si sa mai…”, quelli che scappano dal giardino si accoppiano e poi tornano a casa, metteteci pure che siamo un isola e gli spazi sono chiusi la situazione diventa caotica!!!
Un problema come quello della nostra zona non si può risolvere dall’oggi al domani…..
Prendo atto che il decreto Sirchia che abolisce la lista delle ‘razze pericolose’ é stato abolito. Non controllo nemmeno, mi fido, il legislatore é sempre molto indulgente con gli animalisti. Lo é molto di meno con le vittime dei cani, che aumentano di giorno in giorno. Tommaso sopra scrive cha la museruola può far danni al cane. Sarà, ma un cane senza museruola può fare danni sicuramente maggiori. A danno dell’uomo. Dei bambini, in particolare. L’ultimo, quello di Terrasini, é stato dimesso dall’ospedale pochi giorni fa, dopo mesi di dolorosissimi interventi per la ricostruzione della faccia. E c’è chi ci ha lasciato la pelle. Dovendo scegliere fra danno e danno cosa preferisce, sig. Tommaso? Approvo in pieno l’iniziativa del Comune di Castelvetrano.
L’abolizione della lista dei cani pericolosi è un errore.
Irragionevole e poco intelligente paragonare morsi di cani di piccola razza a morsi di cani molossi (credo si dica così), mascelle così strutturate capaci di morsi dalla potenza di diverse centinaia di chili.
Dovesse un giorno malauguratamente capitare qualcosa a me o qualcuno dei miei cari, non me ne starei con le mani in mano.
Chi va in giro con un molosso va in giro con un arma mortale senza avere la certezza del controllo sull’arma.
Per il resto il cane è sicuramente un animale “migliore” dell’uomo.
Quoto l’intervento di franko. Dalla prima all’ultima parola.
@valenziano
Io nella vita o scelto di occuparmi di animali. per cui non faccio paragoni tra vita umana e animale perchè sarebbe ovviamente di parte. cmq il senso del mio discorso non è quello di difendere i poveri randagi. era un discorso tendenzialmente più tecnico, non volevo suscitare la compassione di nessuno. penso invece che il problema dei randagi nel nostro paese stia ormai dilagando e causando molti problemi e quindi vada risolto. ma penso che il comune stia cercando una via facile per risolvere un problema dalle mille sfaccettature. Mettere una museruola a un cane di proprietà serve a poco se poi le eventuali aggressioni sono causate dai cani randagi ad esempio…..
@franko
informati prima di parlare di mandibole o altro. posso farti vedere attacchi eseguiti da pinscher (5 kg di cane al max) devastati. non è solo la dimensione della mandibola a influenzare la forza del morso ma anche l’angolo che formano le due arcate dentarie. il problema è sempre e solo in cima al guinzaglio. non esistono cani pericolosi. esistono persone che invece del cane dovrebbero tenere un peluche….
Sig. Tommaso, da come si esprime Ella é senz’altro una persona ragionevole. Ma deve ammettere che, “se il problema é sempre e solo in cima al guinzaglio”, allora occorre intervenire anche sui proprietari di animali d’affezione, non solo sui randagi. Come ha fatto il sindaco di Castlevetrano. E, per mia esperienza, non tutti i proprietari di cani, od animali in genere, sono ragionevoli come Lei. L’errore del legislatore é proprio quello di darlo per scontato. Leggevo tempo fa sul ‘giornale di sicilia’ il commento di un lettore che riferiva che in certi quartieri di Palermo va di moda, tra i ‘malacarne’, come li chiama lui, andare in giro con i pit bull, per intimorire il prossimo. Per questo ritengo che sia necessaria una regolamentazione più accorta. Per come la vedo io, anche il Pinscher può essere pericoloso ed, in ogni caso, la lista forniva un criterio. Io la ripristenerei quantomeno a fini fiscali. Secondo me chi svolge attività pericolose, come quella di mantenere un molosso, deve pagar dazio. Magari sul barboncino o sul beagle si potrebbe derogare. Questo potrebbe convincere parecchi ad accontentarsi del peluche, come dice Lei, molto condivisibilmente. O di un cocker, sempre che ne circolino ancora ( mi pare di no ). Cordialità
Il punto è che effettivamente non c’è niente che assicuri che un rottweiler sia cattivo e un labrador invece non lo sia. Non esistono “armi mortali”, o siete ancora fermi ai tempi dei cani da combattimento tenuti in una gabbia di neanche un metro cubo e addestrati per uccidere chiunque gli si presenti davanti una volta aperta la gabbia? Tutto dipende da come sono stati cresciuti. Ovviamente l’indole di un rottweiler, storicamente, è quella, perchè comunque per i cani da combattimento anticamente la linea di sangue si è sviluppata dovendo mantenere un certo livello di aggressività innata, ma
1. nessuno li alleva più cercando di mantenere l’aggressività e
2. l’indole è una cosa, il comportamento effettivo del cane nella vita di tutti i giorni è un’altra cosa.
Voglio dire, se qualcuno entra in casa mia di notte, preferisco avere un rottweiler in casa, piuttosto che un golden retriever che si mette a slinguazzare il malintenzionato. Ma qui c’è anche un discorso di territorialità, di pericolo, il cane spesso lo avverte e allora è lì che l’indole aggressiva potrebbe farsi vedere. Ma da lì a pensare che un rottweiler possa sbranare una persona per strada, scusate, ma chi lo pensa non capisce nulla di cani.
Ma come può insegnarlo il padrone di un rottweiler, può insegnarlo anche il padrone di un labrador…
Avete mai visto i labrador lasciari a marcire, da soli, nelle villette di Selinunte e Triscina? Abbaiano in continuazione a chiunque passa. Non sono abituati ad avere contatti con altre persone o con altri cani, non sono abituati ai rumori cittadini, praticamente a nulla. E’ ovvio che se poi porti uno di quei cani a fare una passeggiata nel centro di Castelvetrano, non si sa cosa può succedere.
Ma, ripeto, è solo una questione di crescere il cane nel modo giusto. Per chi non sa crescerlo nel modo giusto, ripeto, la legge ha stabilito l’obbligo di frequentazione di corsi formativi appositi. Hai un rottweiler aggressivo? Bene, allora per portarlo in giro devi avere il patentino. Hai un labrador aggressivo? Stessa cosa.
La lista delle razze pericolose non serve più.
Che poi ad alcuni faccia più paura un rottweiler di un labrador, così, a vista, è solo una questione culturale e sociale ormai (i rottweiler fanno a pezzi la gente su Studio Aperto / i labrador fanno rotolare i rotoli di carta igienica)
Altra cosa: sapete quanto deve pagare il proprietario di un cane se quel cane morde qualcuno?
Bene. Evidentemente non lo sapete.
State tranquilli, perchè chi ha un cane aggressivo (e ogni padrone lo sa, se il proprio cane è aggressivo) sarà il primo a volergli mettere la museruola. Ho visto nel centro di Castelvetrano un molosso con la museruola proprio una settimana fa. Di sicuro, il proprietario gliela mette perchè sa a cosa va incontro se non la mette. E’ tutto davvero così semplice…
“Secondo me chi svolge attività pericolose, come quella di mantenere un molosso”
ma che attività pericolosa sarebbe?
Ma si può smettere di pensare ai “malacarne” e iniziare a pensare che chi prende un molosso non lo prende per intimorire il prossimo o roba del genere?
Ma lo sapete cos’è un molosso, poi? Lo capite che anche il boxer appartiene alla famiglia dei molossi? E lo sapete che il boxer è tra i cani più giocherelloni che esistano, e che è tra i più adatti al gioco con i bambini?
O stiamo parlando con gente che crede che il migliore amico di un bambino sia il dalmata?
per capire, eh…
@gloria: la questione si ripropone, e non se ne esce, ed é sempre quella. Non tutti sono ragionevoli come Lei, o Tommaso, Sottoscrivo: occorre un patentino, occorre dimostrare di poter tenere l’animale in un sito idoneo. Lei dice che la lista delle razze pericolose non serve più. Ma, secondo me, si può e deve distinguere anche tra animali che possono vivere in appartamento ed altri che hanno bisogno di stare all’area aperta. Magari non reclusi in un giardinetto di Triscina. oggi la legge non prescrive patentini, e quanto a quel che il proprietario deve pagare, in caso d’aggessione, sarebbe meglio introdurre un’assicurazione obbligatoria.Vogliamo scommettere che la lista dei cani pericolosi, cancellata dallo Stato, sarà riesumata dalle compagnie assicuratrici?
diciamo che… lu sceccu ava a trasiri pi la cura…
@valenziano
“Ma, secondo me, si può e deve distinguere anche tra animali che possono vivere in appartamento ed altri che hanno bisogno di stare all’area aperta.”
Non capisco se qui lei ne fa un discorso di attività fisica, o se restiamo sempre all’interno del discorso-aggressività. Perchè non vedo come l’appartamento possa avere qualcosa a che fare con l’aggressività (a parte i casi estremi, ovviamente, come ad esempio un cane relegato sempre da solo in una sola stanza di un appartamento, su un terrazzino, in balcone, e cose così).
“oggi la legge non prescrive patentini”
errato.
In presenza di un cane potenzialmente aggressivo, ci sono dei corsi formativi che il padrone deve seguire per il conseguimento del patentino.
Le cito l’ordinanza del 3 Marzo 2009:
[[[
4. Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti percorsi sono organizzati da parte dei comuni congiuntamente con le
aziende sanitarie locali, in collaborazione con gli ordini professionali dei medici veterinari, le facolta’ di medicina
veterinaria, le associazioni veterinarie e le associazioni di protezione degli animali.
5. Il medico veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilita’ di percorsi
formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai servizi veterinari della ASL la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che
richiedono una valutazione comportamentale, in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumita’ pubblica.
6. I comuni in collaborazione con i servizi veterinari, sulla base dell’anagrafe canina regionale decidono, nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumita’ pubblica, quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi. Le spese riguardanti i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.
]]]
Vorrei sottolineare che “detti percorsi sono organizzati da parte dei comuni congiuntamente con le
aziende sanitarie locali”, quindi il Comune di Castelvetrano dovrebbe muoversi per organizzarli (sempre che non ci siano già, questo sinceramente non lo so, ma non credo), e poi si spera che i veterinari onesti possano collaborare.
Per quanto riguardare l’assicurazione obbligatoria, mi domando, perchè? L’assicurazione esiste già ed è facoltativa, ed è ovvio che se il mio cane è aggressivo sia di mio interesse stipularne una. Se non la stipulo, e il mio cane arreca danni a qualcuno, ovviamente la responsabilità civile è mia e pago di tasca mia.
Non si parla di essere ragionevoli come me o Tommaso, è la legge. Se il proprietario non vuole pagare, si va in tribunale, e la vittima del danno ha la legge dalla sua parte.
Ho sempre reputato l’assicurazione un’arma a doppio taglio… Perchè il proprietario malacarne e irresponsabile può comunque aizzare il proprio cane contro qualcuno, protetto dal ragionamento del “tanto è l’assicurazione che paga, non io”.
P.S.: secondo me il dalmata é il più bel cane che esista. Ma so anche che é uno dei più indisciplinati, molto difficile da gestire.So bene che il boxer, come tutti i mastini, discende dal molosso, una specie antica che i Romani facevano combattere nelle arene. A proposito di indole. Gentile Gaia, lei ed il signor Tommaso di cani ve ne intendete sicuramente più di me, ma a tanti altri ‘accaniti’ frequentatori di questo portale ritengo di poter dare dei punti.
P.S.2. Mentre scrivevo ho letto l’ultimo intervento di gaia, preziosissimo. Gradirei sapere qual’è l’Organo che ha emanato l’ordinanza del 3 Marzo 2009, che va senz’altro nella giusta direzione, anche se mi pare utopistica, ed anche deficitaria: se nessuno é in grado di gestire il cane perché non supera il percorso formativo, o, semplicemente, perché non vuole cacciare i soldi per frequentarlo, che ne sarà dell’animale? Quanto all’assicurazione obbligatoria, io, da automobilista, non la sopporto, ma, da cittadino, devo riconoscere che é lo strumento migliore per essere risarciti se si subisce un incidente, senza dover fare causa ( ed a Castelvetrano e Mazara hanno pure soppresso il tribunale ). Il discorso dell’ambiente ove far vivere l’animale é una considerazione a tutela dei cani. Io vieterei, per rispetto dell’animale, la detenzione di esemplari bisognosi di larghi spazi in contesti ristretti, come l’appartamento. Lo so che la riforma del condominio ha appena stabilito il contrario, ma non si tratta di una riforma a vantaggio degli animali, ma solo dei loro padroni. Anche se molti di loro amano definirsi ‘amici degli animali’ e sono sempre pronti a dare addosso a chi non la pensa come loro, accusandoli di odiarli, gli animali. No signora Gaia, non mi riferisco certamente a lei.
@Tommaso, non solo sono informato ma sono anche stato morso tre volte da cani di piccola taglia, una volta per errore mio, non mi ero accorto che la cagna era incinta.
L’angolatura del morso, la parte del corpo addentata le vene o arterie recise e tutto quello che vuoi, ma una persona adulta contro un cane di 2-5 chili non allenato al combattimento, cioè non abituato al dolore, può con le soli mani (la persona adulta) difendersi e scaranventarlo al suolo o contro il muro. Io i due cani che mi hanno morso non per colpa mia quando ero ragazzo, li ho inseguiti atraverso il loro giardino fino dentro la loro casa e se non fosse stato per i propretari con la rabbia che avevo addosso li avrei stanati da sotto il letto e probabilmente sgozzati o spezzato in due (sono contento di non averlo fatto, perchè poi la rabbia passa e il dolore del morso pure) ora prova a fare questo, cioè essere aggressivo contro un cane molosso, già usati in diverse guerre, abituati a sopportare il dolore, cani che con un coltello piantato nel fianco e bastonati con mazza continuano ad aggredire ciò che per loro è la preda.
Nella città in cui vivo contro i cani di grossa taglia aggressivi che anni fa purtroppo si incontravano dietro l’angolo durante lo jogging, in un armeria mi hanno consigliato il gas lacrimogeno o un macete con la lama di almeno 50cm, o armi non legali; Mazze, bastoni, coltellini di 15-20cm non hanno nessun effetto su un cane grosso reso aggressivo o dal propreietario o perchè uscito fuori di testa.
Tommaso, forse conosci il propretiario del paio di cani da combattimento che vengono regolarmente la sera lasciati scorazzare senza guinzaglio a Triscina in spiaggia, dove di preciso non lo dico, ho le mie buone ragioni per non farlo.
ma cu è Gaia citata già 3/4 volte?
L’ordinanza è del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, come avevo già scritto nel mio primo intervento (aggiungendo anche il link alla fine del post).
@peppe; @gloria, scusate. ho scritto ‘gaia’ invece di ‘gloria’.
Certo siamo strani, vogliamo che le amministrazioni devono risolvere i problemi, poi quando sono efficienti, vengono criticati. L’unico mezzo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei cani è l’identificazione mediante il microchip. I possessori di cani che non ottenperano alla legge, oltre ad essere passibile di contestazione amministrativa, possono disfarsi con molta facilità dell’animale. Il provvedimento adottato dal comune è tecnicamente valido.Magari tutti i comuni adottassero questo provvedimento, la problematica sarebbe risolta!!