Dopo la morte del boss Matteo Messina Denaro si registrano le prime reazioni da parte della politica. Il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano stamattina ha detto: «Muore un uomo che ha fatto tanto male alla sua terra. Ci vorranno decenni ancora, prima che culturalmente si ponga fine a una mentalità, a una cultura, talvolta dilagante, di illegalità, di impunità, che lui e i suoi accoliti e altri prima di loro, hanno coltivato per troppo tempo». Alfano ha aggiunto: «Ci attende un percorso inequivoco, di sana ed oggettiva consapevolezza che dovrà coinvolgere tutta la stragrande maggioranza di donne e uomini perbene di cui il nostro territorio è abitato, che dovrà negare ogni consenso a quanti, pochissimi invero, continuano ad avere ancora annacamenti disdicevoli». Alfano ha, altresì, ribadito: «Matteo Messina Denaro avrebbe potuto redimersi, non solo cristianamente, e fare nomi e raccontare fatti di cui è stato autore, artefice e mandante. Non l’ha fatto. Ed è un vero peccato per la giustizia. Un pensiero di vicinanza umana voglio esprimerlo alla figlia Lorenza, riconosciuta nelle ultime settimane, che reputo vittima innocente della situazione. Auspico che si chiuda definitivamente un capitolo e un libro tristissimo per questo straordinario territorio, pieno di grande storia e potenzialità mai dispiegate fino in fondo, perché avvolto da una cappa soffocante che ha tenuto ben lontano tanti imprenditori seri e investimenti puliti».
Anche il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione è intervenuto stamattina: «Ora si scrive la parola fine su colui che per 30 anni ha provocato ferite profondissime e mortali non soltanto nella nostra provincia. La morte, comunque, rappresentando la conclusione della vita terrena, pone ogni uomo davanti la giustizia divina».