Diverse centinaia di pesci morti sono affiorati nei giorni scorsi alla superficie del fiume Belice a Selinunte. Ancora non sono state state accertate le cause, ne tantomeno dovrebbero esserci ancora delle analisi in corso, fatto sta che questo è un fenomeno che si ripete tutti gli anni nello stesso periodo, durante il mese di novembre.
Difficile, per il momento, stabilire le cause di un fenomeno, che sembra interessare solo pesci appartenenti all’ordine dei cipriniformi della specie carpa, fenomeno che si presenta solitamente con le prime piogge e dopo l’esondazione di un corso d’acqua. Oltre le carpe a farne le spese di una possibile contaminazione dei fiumi, sono stati anche i cefali che nuotavano nelle acque di transizione tra mare e fiume . Ma il caso delle carpe potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, dato che, questi pesci una volta morti rimangono nella catena alimentare delle altre specie dell’ittiofauna del fiume.
*Nel caso delle morie di ittiofauna in ambiente naturale, ci si trova di fronte a problematiche di carattere sanitario-ambientale la cui corretta gestione richiede un approccio interdisciplinare.
di Gianfranco Caraccioli
per imarinai.com
guarda caso questa moria di pesci se avviene sempre in questo periodo dell’anno coincide con l’apertura degli oleifici….. è solo un mio parere personale ma, a similitudine di quanto fatto già in altri fiumi della Sicilia, il minimo da fare è un prelievo d’acqua nel fiume ed inviare tutto all’ARPA di Trapani in maniera tale da poter vedere quale genere di materiale inquinante ha provocato questa moria
Ieri c’erano anche dei pesci morti sulla spiaggia dell’acropoli, e il mare faceva veramente schifo solo a guardarlo! Speriamo che qualcuno intervenga….
Non capisco perchè chi ha il dovere di controllare e tutelare l’ambiente non faccia niente. Io l’anno scorso incuriosito dalle immagine pubblicate su questo blog, sono andato a vedere di presenza la situazione, e devo dirvi che sono rimasto scioccato. devo constatare che non si è fatto niente per prevenire questi scempi.
Sono pienamente d’accordo con Antonino Leone.
Occorre una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti alla vigilanza sugli scerichi industriali.
Sicuramente o quasi, con l’analisi delle acque si scoprirà quale sostanza favorisce la morìa dei pesci.
Accertata la sostanza dovranno scattare le indagini.
concordo; scaricano gli oleifici. Basta seguire le autobotti che escono da questi. Dove vanno a scaricare? Forse in qualche affluente.
Comune,carabinieri,polizia, finanza,asp,provincia,regione,sindaco e consiglieri comunali.ce qualcuno che sta facendo qualcosa per analizzare le acque…. o forse e meglio aspettare che finisce la raccolta delle olive….