“Il presidente della Provincia di Trapani si è posto fuori dal partito. Al presidente Turano è stata chiesta unicamente una dichiarazione politica pubblica e formale di adesione al partito, al progetto dell’Udc verso la Nazione del Nuovo Polo ed ai principi che ne ispirano la linea politica nazionale, regionale e provinciale. In mancanza della stessa Turano si è posto fuori dal partito e non possiamo che prenderne atto ed assumere le iniziative politiche consequenziali”.
Lo hanno dichiarato il coordinatore provinciale UDC, Giulia Adamo, ed il presidente provinciale UDC Gianni Pompeo.
Turano replica: “Agli amici dell’Udc dico che il partito si costruisce tutti insieme, da Turano alla Millocca. Bisogna lavorare all’unità ed è quello che spero faranno. Ho sempre detto di essere dell’Udc. E’ dunque chiaro che la nota di Pompeo e Adamo mi appare fuori luogo. Continuerò ad amministrare così come ho fatto finora. Sono il presidente di una Provincia che ha migliorato del 35% l’indice di crescita del turismo e sostenuto lo sviluppo dell’aeroporto di Birgi, oggi collegato con 45 capitali europee. Sono il presidente che ha trovato 50 milioni di euro nelle casse dell’ente e ha azzerato i debiti contratti. Ho presentato bilanci certi e trasparenti e dato vita a un percorso culturale d’inaudita portata”.
AUTORE. Altre Fonti
Che l’Onorevole Turano sia dell’UDC non vi è dubbio tra l’altro non c’è arrivato in groppa ad un asinello, che è stato eletto Presidente da una coalizione di centro destra è un fatto assodato e che certamente non sarà contento di vedersi davanti come dirigente di partito la Signora Adamo che solo dopo una lunga e tempestosa navigazione è approdata nell’UDC dove manco il tempo di ormeggiare che già affilava le armi; a qualcuno adesso può star bene accoppiarsi ma bisogna stare attenti a che la storia non abbia a ripetersi i prossimi lidi sono ancora lontani. diego
Sembra che abbiano spostato l’ufficio patenti da Trapani , in due nuove sedi distaccate , una a Marsala e l’altra a Castelvetrano , dove due nuovi e zelanti funzionari ( di nuovo incarico , ma di vecchio pelo ) di partito , possano decidere anche in nome e per conto ………. dando o revocando a loro insindacabile giudizio , l’appartenenza o la militanza politica di qualsiasi persona che rientri nelle liste di proscrizione , o forse ancora meglio nella loro classifica a punti , che comporta in questo caso il “ritiro della patente ” e la revoca della libertà di circolazione o di militanza dentro il nuovo partito che va verso la nazione , sembra di essere tornati indietro nel tempo dove ” La Notte dei lunghi coltelli “, servì per epurare o meglio ancora a far spazio di vecchie ma ambite poltrone ……