La presenza del granchio blu nei nostri mari è diventata una vera emergenza. Nel Trapanese, e in particolare nella laguna dello Stagnone, c’è una ricca colonia. Anche sulle coste di Tre Fontane e Triscina ogni giorno si avvistano numerosi esemplari. Ma la presenza di questa specie aliena è oramai diffusa in tutta Italia, al punto tale che la questione è finita all’attenzione del Governo nazionale: «Non stiamo certo sottovalutando il problema, tanto che in questi giorni il ministro Francesco Lollobrigida è stato proprio nelle zone del Nord per vedere con i propri occhi i danni provocati dal granchio blu e parlare con pescatori e allevatori, arrivando anche a far approvare in Consiglio dei ministri un primo intervento da 2,9 milioni di euro per la cattura e lo smaltimento di questi esemplari», ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare.
Dalle nostre parti la presenza del granchio blu è oramai massiccia. Il suo arrivo sulle nostre coste risale al 1948 e, in quella occasione, la linea di introduzione fu individuata nelle acque di zavorra delle navi scaricate nel porto di destinazione. Questa è stata la causa principale del suo ingresso nel “mare nostrum”. Poi nel 2008 il granchio blu è stato segnalato ancora in svariati punti delle coste del Mediterraneo, anche quelle della sponda sud e dal 2019 è stato in continua crescita, al punto tale che oggi si registrano enormi quantità. «L’esplosione degli ultimi anni è legata a più fattori. Da un lato alla mancanza di predatori e competitori (come, ad esempio, polpi e tartarughe) e dall’altro la disponibilità di spazi non occupati di cibo per il granchio», spiega ancora Andaloro.
Che fare? «Dobbiamo con prudenza pensare anche a mangiare pesci e crostacei di specie aliene. È successo nel 2000, ad esempio, coi pesci flauto e coniglio. Oggi facciamo i conti col granchio blu e, quindi, dobbiamo valorizzarlo attraverso i canali che abbiamo a disposizione».
AUTORE. Redazione