L’adesivo spuntato il primo maggio a Selinunte, quello formato figurina calciatori, con l’identikit di Matteo Messina Denaro e la scritta “tanto vinco io!”, ha avuto un seguito.
Il giorno prima del ballottaggio sono comparsi per le strade, sempre a Selinunte, alcune decine di piccoli manifesti (circa la metà di un foglio A4) raffiguranti lo stesso identikit, ma con una scritta diversa, composta da una serie di simboli insiemistici seguiti dalla frase “sto merda!”.
Le interpretazioni sono state contrastanti: da quella più scomoda (“non esiste X che non appartenga a sto merda!”), a quella più istituzionalmente accettabile (“Non esiste e non ci appartiene”).
La cosa più curiosa però è che sia l’adesivo del primo maggio, che i piccoli fogli comparsi venti giorni dopo, sembrano prodotti dalla stessa persona.
In entrambe le immagini, infatti, la giacca e la camicia di Messina Denaro presentano delle piccole macchie bianche non appartenenti all’identikit originale diffuso sul web. Insomma, è la stessa stampante, con lo stesso difetto.
Il secondo messaggio, anche se parzialmente criptico, trasmette comunque un’evidente rabbia nei confronti del latitante, da portare a rileggere la prima scritta “tanto vinco io!” in termini sicuramente non celebrativi. Difficile dire se si tratti di un primo debole passo verso una consapevole emancipazione, o piuttosto di una strumentalizzazione per confusi fini elettorali.
Del secondo messaggio se ne parla anche in un trafiletto del Giornale di Sicilia (parolaccia esclusa), con un commento in coda che recita testualmente: “Da capire se si tratta di un’iniziativa legata al momento elettorale o di qualche facinoroso”. Il dizionario Zanichelli, alla voce “facinoroso”, riporta: si dice di una persona che commette atti di violenza o incita al disordine.
Non si può fare a meno di chiedersi se sia più criptica la frase del manifesto o il commento del giornalista.
Egidio Morici
www.500firme.it
è solo la protesta di un cittadino che dice che tanto non cambierà nulla a castelvetrano… non spremetevi le meningi a interpretare tali messaggi come atti di terrorismo…la delusione e l’amarezza contro uno stato inetto e una cittadinanza che manifesta, ma nessuno lo piglia…questa è una mia opinione e me ne prendo la responsabilità.
ma che significa è la stessa stampante con lo stesso difetto?….resto basito da una affermazione talmente scarsa e contornata da una tale piccolezza tecnica…L’unica cosa certa è che è stata utilizzata la stessa immagine che già all’origine presentava i suddetti difetti…Ma dire che è stata utilizzata la stessa stampante sfido gli “esperti informatici” che lo dicono a dimostrarlo con chiarezza….Non potrebbe significare piuttosto che qualcuno ha usato l’immagine trovata casualmente importandola con uno scanner e stamparla con una qualsiasi altra stampante???….mha!!…
Sul mio blog è possibile guardare meglio le tre foto.
L’immagine del 1° maggio e quella successiva sono state prodotte dalla stessa stampante per una ragione deducibile da un’attenta osservazione:
Le macchie bianche, pur presenti nelle stesse posizioni, hanno delle forme leggermente diverse. Questo vuol dire che i “difetti” non erano affatto presenti all’origine.
Inoltre, ad oggi sul web non esistono immagini dell’identikit con le macchie bianche (se si escludono le due in questione, pubblicate solo dopo la loro apparizione).
Ringrazio comunque Giuseppe, che mi ha permesso di poter chiarire meglio la cosa. In effetti, se non si guardano bene le tre foto, c’è la possibilità di trarre delle conclusioni un po’ affrettate. Ma forse non è il caso di rimanere basiti :-)
Egidio Morici
http://500firme.blogspot.it/2012/05/messina-denaro-nei-manifesti-e-la.html
Un adulatore travagliato nel suo animo che inneggia la foto di un malfattore come una santina ma che allo stesso tempo riesce a capire in un piccolo barlume di lucidità, che sta commettendo un irreparabile scempio e che allora frena moralmente con le scritte in calce all’ immagine.
Come si può ragionare con folli scatenati che arrivano ad idolare con malinconia i tempi di culmine mafioso perché asseriscono che c’era lavoro e si stava bene?
Sarà la disperazione o la pazzia a muovere le loro menti ma sta di certo che certa gente arriva pure a togliersi la vita e forse questo è il secondo stadio di follia dopo l’adulare un criminale.