Estate è sinonimo di mare e spiaggia. Ma anche di regole da rispettare seppur si è in vacanza. In acqua come sull’arenile alcune attività sono vietate. A mare bagnanti e diportisti dovrebbero sapere come comportarsi, ma non sempre è così. Da pochi giorni la Capitaneria di porto di Mazara del Vallo ha avviato l’operazione “Mare e laghi sicuri” che interessa l’intero Stivale ma anche la zona di mare che va da capo Feto e sino alla foce del fiume Belìce. Controlli a terra e in mare che per tutta l’estate interesseranno questo tratto di costa. I primi controlli sono stati già effettuati: alcuni diportisti sono stati multati e a uno stabilimento balneare privo di bagnini è stato elevato un processo verbale.

Ma come ci si vede comportare in spiaggia e a mare? Qui elenchiamo alcuni dei divieti imposti. L’avvicinamento alla costa, ad esempio, è consentito fino ad una distanza di 300 metri dalle spiagge e 100 metri dalle restanti zone (scogliere e coste a picco). Nella fascia di mare compresa tra i 300 e i 500 metri dalle coste rocciose o a picco e tra i 300 ed i 1000 metri dalle spiagge sabbiose è sempre fatto obbligo a tutte le unità a motore di navigare con scafo in dislocamento e comunque ad una velocità non superiore ai 10 nodi. Nelle aree degli stabilimenti balneari è vietato giocare a pallone o praticare qualsiasi altro sport che possa arrecare danno agli altri bagnanti. Nei tratti di spiaggia libera, invece, è vietato, seppur nelle nostre zone i tratti liberi sono abbastanza ampi. Naturalmente il buon senso vige prima di ogni altra cosa.

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