nubifragioIl violento nubifragio che ha interessato, nella giornata di ieri, Trapani e il territorio costiero fino a Marsala ha profondamente colpito il comparto produttivo del Sale Marino. Gli oltre 1000 ettari di superficie produttiva attiva sono stati sommersi dall’acqua piovana e, in parte, anche da quella defluita dai terreni circostanti.

I Produttori, riunitisi in data odierna presso la SOSALT di Trapani, con la partecipazione del Direttore di Confindustria Trapani, Francesco Bianco, hanno avviato una prima ricognizione dei danni che sono apparsi, sin da subito, di particolare gravità.

Premettendo che la produzione del comprensorio è ad oggi di circa 100.000 tons/anno, è possibile ricondurre i danni a tre tipologie:

1) Danno immediato per la perdita di circa il 50% del prodotto dell’anno (tons 50.000) stimabile in circa 2 mln di euro. Il dato medio racchiude una notevole variabilità in relazione alla diversa tipologia delle saline, alla loro ubicazione e alla fase produttiva raggiunta al momento dell’evento.
2) Danno riferibile alla minore produzione attesa nel prossimo anno, dovuta alla forte diluizione delle acque di riserva, quantificabile tra il 20-25% di prodotto e stimabile in circa 0,8-1 mln di euro.
3) Danno strutturale alle aree di produzione riferibile ai maggiori costi di manutenzione, di rispristino di canali, argini, e altre strutture di salina, nonché danni subiti dagli impianti tecnici, la cui quantificazione complessiva risulta oggi difficile stante le diversità esistenti tra le saline sotto il profilo strutturale, di tecnica produttiva, di localizzazione e di stato degli impianti.

A questi danni si aggiungono i notevoli costi che proprio in queste ore i produttori stanno sostenendo per gli interventi di prima emergenza.

I Produttori esprimono gravissima preoccupazione per gli effetti che i danni subiti avranno sul già precario equilibrio economico-finanziario delle aziende, con conseguente difficoltà sia a far fronte agli impegni assunti per la copertura dei costi della campagna di produzione in corso, ampiamente compromessa, sia a sostenere gli oneri necessari per le stagioni successive.


Rimane su un albero per oltre 5 ore a causa del maltempo.

L’esondazione del Fiume Freddo lo aveva costretto a trovare riparo su un albero ma il successivo maltempo lo ha costretto a rimanere sulla pianta per oltre 5 ore. E’ la disavventura capitata a un contadino di Castellammare del Golfo, Camillo Grazia di 66 anni. L’uomo è stato poi soccorso con difficoltà a causa della zona impervia e delle condizioni del terreno. Da ieri mattina tutto il Trapanese è interessato da un violento nubifragio che ha messo in ginocchio la viabilità e ha provocato ingenti danni.

Sommozzatori in azione a Palermo durante la notte. Hanno salvato 30 automobilisti in panne a causa del nubifragio

Il violento nubifragio abbattutosi su Palermo nella scorsa nottata ha costretto i vigili del fuoco a intervenire con i sommozzatori per soccorrere numerosi automobilisti rimasti intrappolati nelle loro vetture. Trenta le auto che sono state sommerse dall’acqua e per le quali si è reso necessario l’intervento dei soccorritori. I vigili del fuoco sono entrati in azione in numerose zone della città, da via Messina Marine, una delle arterie principali della periferia orientale che è stata anche chiusa al traffico, allo Zen, nella parte opposta del capoluogo. A causa del maltempo ieri era rimasto chiuso al traffico per alcune ore l’aeroporto Falcone Borsellino ed era stato interrotto anche il traffico ferroviario lungo la linea Palermo-Trapani.

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