Nella puntata di “Presa Diretta” dal titolo “Matteo Messina Denaro”, trasmessa su Rai 3, lunedì 24 marzo 2014, la Dott.ssa Teresa Principato, Procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, riferendosi al latitante castelvetranese, affermava che: “(…) gode di un consenso veramente notevole da parte di tutti, non solo del popolino, ma anche della borghesia trapanese”.
Ciò premesso, il sottoscritto Tancredi Bongiorno, avvocato in Castelvetrano, con la presente DICHIARA di non aver mai prestato alcun “consenso” all’operato di Matteo Messina Denaro, né alla mafia in generale.
A tal fine, INVITA la “BORGHESIA ED IL POPOLINO” DI CASTELVETRANO E DELLA PROVINCIA TRAPANESE TUTTA a prendere pubblicamente le distanze dalla generica e grave affermazione della Dott.ssa Principato, a tutela dell’immagine e della tradizione di civiltà di questa provincia. Questa, pur subendo da parecchi anni l’infamia della mafia e della criminalità, è tuttavia orgogliosa di storia, personalità e monumenti il cui prestigio sopravanza il senso di vergogna relativo alla presenza, nel suo territorio, di mafiosi e criminali.
Avv. Tancredi Bongiorno
AUTORE. Altre Fonti
Nulla da dire alla dott.ssa Principato per il suo lavoro. Ma credo che si esageri un po’, sono state dette diverse affermazione con molta superficialità e come dire che tutti i magistrati sono corrotti… ecc… da parte mia non mi sono risentito per niente. L’unica cosa che mi ha fatto riflettere è l intervista alla Sig.ra di Firenze che fa parte dell’associazione vittima di via Georgofili, quando dice certe cose…
Per una lunga e difficile latitanza è normale che “lu siccu” goda di appoggi più o meno diretti di strati della popolazione.
Io non mi scandalizzerei più di tanto per la nostra reputazione. Gran parte dei Castelvetranesi sono delle persone oneste, che lo dimostrino con i fatti!
Un programma infamante!,come si permettono a fare queste affermazioni su tutta la citta’,quando la vicenda riguarda solo una sola famiglia castelvetranese?, vergognoso e’ che nessun politico abbia difeso i commercianti e gli imprenditori castelvetranesi ,come se tutti facciamo parte della medesima !Posso espressamente dire che in questo paese l’attribbuto (facciolo) ci sta’ tutto!Questa e’ la publicita’ che ci sanno fare e i risultati si vedono!! Basta guardare in che condizioni e’ tenuto il parco archeologici di selinunte ; un territorio meraviglioso pieno di storia e di cultura da anni soggiogato dalla politica e oscurato da questa vicende .
Vergogna!!!!!
condivido quanto scritto da Aldo. E’ assurdo pensare che tutta Castelvetrano sia complice, ma altrettanto assurdo pensare che tutta non lo sia o non lo sia stata! Tutta questa offesa a Castelvetrano e provincia non la vedo… La verità, anche se dura, può fare male… Le parole e le frasi, scritte o dette, se osservate, dicono molto… o il dottor bongiorno è veramente permaloso, o ha il carbone bagnato ed “etta vuci”, oppure soffre di presenzialismo obbligato a fini politici. Che dite?!
Da quale pulpito viene la predica… Signor Bongiorno forse dovrebbe ascoltare meglio l’intervista della dottoressa Principato.. Lei parla di tutela dell’immagine e della tradizione di civiltà.. Quale? Siamo stati succubi di amministrazioni politiche anche colluse con la mafia mi pare o no? Che hanno tolto anche la dignità a questo territorio.. Se non ricordo male mi pare che proprio durante il mandato di suo padre siano stati assegnati degli spazi commerciali all’interno del parco archeologico di Selinunte.. E’ stata espletata una gara d’appalto? Lo chieda a suo padre…. A me le parole della dottoressa principato mi hanno molto colpito e forse solo una mentalità mafiosa può sentirsi leso da quelle parole…
La vera MAFIA, e’ ciò che viene appalesato proprio con l’omissione del proprio nome e cognome, questa Giuseppe si chiama O M E R T A’, che è la forza principale del fenomeno mafioso. Non approfitti del’ anonimato per fare affermazioni ingiuriose, se ha le prove di ciò che dice lo dimostri, faccia lei il primo passo verso la legalità denunciando tutto. E ‘ tuttavia vergognoso additare come mafioso un libero cittadino, che ha avuto un’ unica colpa, quella di esprimere la propria opinione in merito a qualcosa che ci sta distruggendo, giammai in maniera omertosa ma con coraggio e spirito d’ iniziativa. Si vergogni ancora, e quando parlerà ancora della famiglia Bongiorno si pulisca la bocca.
Veda signor Bongiorno io non la sto offendendo, io ho espresso il mio pensiero lungi da me nel volermi esprimere in maniera ingiuriosa.. Lei invita tutti i cittadini a prendere le distanze dalle parole della dottoressa Principato dalle affermazioni fatte durante la trasmissione.. Io la invito di risentirla diverse volte.. Che ben vengano magistrati del genere che giornalmente combattono la mafia in questa maniera e che poi rimangono impotenti quando scoprono che anche lo stato è colluso..
Omertà: atteggiamento di ostinato silenzio atto a non denunciare infrazioni o reati più o meno gravi (da vocabolario); definizione che nulla ha in comune con “l’omissione del proprio nome e cognome” Egr. Sig. Francesco Bongiorno. “Quando parlerà della famiglia Bongiorno si pulisca la bocca ” mi sembra piuttosto un modo tipico di esprimersi degli ambienti mafiosi, in questo caso volta ad azzittire le espressioni spesso anonime di chi naviga in rete. Lo stimato Avv. Tancredi Bongiorno sarà più che consapevole che, chi si espone a delle dichiarazioni pubbliche, deve essere disposto a ricevere critiche più o meno favorevoli.
dalla disquisizione capisco che l’avvocato bongiorno conferma le mie impressione: permaloso, smanioso di protagonismo politico, e con il carbone bagnato… e pensare che di queste tre considerazioni io propendevo solo per una! E vabbè… Caro avvocato Bongiorno, la dottoressa Principato ha dimostrato di conoscere il proprio lavoro, e di avere competenza. Toppato
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Grazie,
Flavio Leone
Il «vile anonimo» è quello che scaglia il sasso e nasconde la mano. Noi siamo tutti un po’ anonimi, non foss’altro perché nascondiamo il vero nome nostro e lo strozzino si fa chiamar banchiere, il letterato si fa chiamar poeta e il demagogo si fa chiamare padre della patria.
Ma di cosa stiamo parlando! La verità fa molto male e questo è ciò che ho provato nel vedere il programma. Non è stato detto che TUTTA LA BORGHESIA appoggia il sig. Denaro. Ma fino ad oggi vi risulta che personaggi di spicco della suddetta borghesia siano stati implicati …? E allora questa è la realtà in cui viviamo. Dimostriamo con i fatti più che con le parole di essere diversi e lontani dal cancro di questa zona. Tanto di rispetto e ammirazione per la dottorressa Principato e altri magistrati che hanno dato la vita per questa lotta.
Salve. Volevo chiedere qual’è il criterio secondo il quale un cittadino sia da ritenersi appartenente alla borghesia o al popolino? Quale tra le due categorie è da considerarsi migliore? Quale meno ipocrita? e soprattutto, quale più collusa, corruttibile e asservita al potere? Grazie. Cordiali saluti.
Illustrissimo avvocaticchio termine usato anticamente per un laureato in legge alle prime esperienze deve ritenersi molto attapirato per le sue parole. Ma lei riflette prima di scrivere simili affermazioni. Questo magistrato mette a repentaglio la propria sicurezza per devitalizzare questa maledetta caria e lei si permette di dire simili schiocchezze. Si vergogni profondamente.
L’estratto dell’intervista rilasciata dalla dott.ssa Principato, Magistrato coraggioso in lotta contro la criminalità organizzata, NON dice che tutti i cittadini di Castelvetrano sono complici della malavita ma afferma semplicemente l’esistenza del noto intreccio che purtroppo ciclicamente sussiste tra la Mafia ed AlCUNI esponenti del mondo politico ed economico del Paese.
Peraltro tale schema si ripete in ogni realtà locale influenzata da queste associazioni criminali come rilevato da migliaia di procedimenti penali e dagli orientamenti giurisprudenziali più recenti che l’Avv. Tancredi Bongiorno deve (meglio, dovrebbe) conoscere in virtù della professione forense svolta. Personalmente, penso che non vi sia nulla da indignarsi dinanzi le coraggiose dichiarazioni di un Magistrato della Repubblica che rischia la vita ogni giorno per proteggere la collettività e una idea di Giustizia degna di uno Stato civile.