L’Istituto comprensivo “Lombardo-Radice-Pappalardo” di Castelvetrano ha aderito al progetto “Alla scoperta del patrimonio storico artistico della città”, promosso dall’Assessorato comunale alla cultura. Nel progetto sono state coinvolte le classi seconde della Scuola secondaria di I grado del plesso “V. Pappalardo” e del plesso “E. Medi”. Gli studenti hanno potuto approfondire la storia della famiglia dei Principi Aragona-Tagliavia di Castelvetrano grazie al docente Giuseppe Salluzzo. Poi gli alunni hanno potuto studiare i luoghi di interesse della città, per poi diventare, a loro volta, dei veri e propri ciceroni, pronti a spiegare e illustrare le bellezze artistiche e storiche di Castelvetrano.

Così nelle giornate del 2, 6 e 9 marzo gli studenti hanno fatto da ciceroni nella chiesa di San Domenico, chiesa dell’Assunta, Collegiata dei Ss. Pietro e Paolo, Fontana della Ninfa, teatro Selinus, biblioteca e Museo civico. I ragazzi hanno anche visitato palazzo Pavone, studiato palazzo Pignatelli e approfondire la conoscenza dell’aula consiliare: durante una visita all’interno del luogo dove si riunisce il consiglio, hanno incontrato il sindaco Enzo Alfano, il presidente del consiglio Patrick Cirrincione, l’assessore Graziella Zizzo.

Gli alunni hanno anche visitato l’ex Convento dei Minimi che, in un precedente progetto promosso dal FAI, era stato studiato in tutti gli spazi espositivi dalle classi prime della scuola secondaria dei plessi “Pappalardo” e “Medi”, diventati ancora per un giorno ciceroni e piccole guide. L’Istituto ha aderito al progetto perché già sensibile all’argomento avendo già al suo attivo la vittoria di tre medaglie d’oro in tre diverse edizioni del contest “Monumentiamoci” (promosso dalla Fondazione Napoli Novantanove), con l’approfondimento sulla chiesa San Domenico, sul teatro Selinus e Collegiata Ss. Pietro e Paolo e per aver realizzato con il Cesvop due giornate di trekking urbano. Inoltre, ha realizzato un’audioguida interattiva e digitale, anche in lingua inglese, su piattaforma “Izi Travel”, ancora attiva e consultabile.

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