Caro Babbo Natale, non sarà facile neanche per te che con le tue renne volanti sei ben più in alto di un semplice Ministro di giustizia. Credo onestamente però che ormai non resti che affidarci a te per elemosinare qualche dono natalizio, non tanto per gli avvocati italiani, quanto per i cittadini che essi rappresentano. Mi rendo conto che la separazione delle carriere sia un regalo impegnativo, anche se in ossequio al principio di terzietà del giudice e che forse ancora sia prematura la separazione, sebbene dal 1988, sia chiaro a tutti, che un processo accusatorio debba essere rappresentato da tre distinti protagonisti che garantiscano quello che oggi è l’art. 111 della Costituzione. Magari però, nella consapevolezza del precostituito alibi di un pubblico ministero asservito al potere esecutivo, potendolo evitare con una norma di garanzia, potremmo regalarcela almeno come sorpresa di Pasqua questa benedetta separazione con doppio CSM. Ma un “fine processo mai”, questo non lo meritiamo e fai pure che il Natale possa donarci un ritorno alla prescrizione del reato e non di quella improvvida improcedibilità processuale; a ciò ci terremmo tutti particolarmente.
Certo sarebbe troppo chiedere una magia da Papà Noel per far sparire la riforma Cartabia che non piace in effetti a nessuno (neanche ai magistrati), ma che promette tanti bei soldini da Pnrr, anche se i soldi nella vita non sono tutto e che gli autentici principi di diritto non sono in vendita. Un dono vero, plausibile, ragionevole, sarebbe quello di far funzionare una buona volta e per tutte i dispositivi elettronici da incubo web, affinché un deposito telematico non sia una roulette russa e che non vi siano vittime innocenti del “fuoco amico” di un file forsennato, che semini inammissibilità per “incongruenza digitale” a carico del povero avvocato, anche se a non funzionare sia il sistema informatico delle cancellerie.
Babbo Natale salvaci dalla digitalizzazione esagitata e lasciaci magari la Pec, quando non impazzisce anche questa sebbene garantita dal nostro ordine professionale. Per Natale donaci una modernizzazione del processo penale che sia realmente praticabile e funzionante e soprattutto fa in modo che magistrati e avvocati siano più vicini e più comprensivi gli uni verso gli altri, col buon senso rivolto al necessario ed essenziale miglioramento dell’amministrazione della giustizia. Almeno un piccolo dono che non ci penalizzi su una mancata nuova elezione di domicilio. Insomma Babbo Natale, almeno tu, ridacci il processo penale accusatorio, quello con i protagonisti al loro posto per un giusto processo che lo sia davvero. Buon Natale a tutti voi!
Franco Messina
Presidente Onorario Camera Penale di Marsala