Il mare nei pressi del depuratore comunale di Marinella di Selinunte è fortemente inquinato. Lo ha certificato Legambiente nella consueta campagna nazionale di Goletta Verde che ogni anno effettua prelievi d’acqua in diversi tratti di costa italiane. Quello del depuratore comunale di Selinunte è stato segnato come «fortemente inquinato» ed è uno dei 10 inseriti in black list sui 26 prelievi effettuati. I campionamenti sono stati effettuati tra il 28 giugno e l’8 luglio. I dati sono stati illustrati oggi a Trapani, dove è ormeggiata la storica imbarcazione di Legambiente. All’incontro hanno preso parte Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde, Giuseppe Alfieri dell’Ufficio di presidenza Legambiente Sicilia e Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest.

In Sicilia le analisi sono state effettuate: 1 punto nella provincia di Messina; 10 punti nella provincia di Palermo; 4 punti nella provincia di Trapani; 3 punti in quella di Agrigento; 3 punti su Catania; 2 punti rispettivamente su Caltanissetta e su Siracusa; 1 punto su Ragusa. Nella provincia di Palermo, tra le zone dove sono stati riscontrati valori oltre a quelli consentiti dalla legge, ci sono Terrasini e Trappeto, con le località contrada S. Cataldo, presso la foce del torrente Nocella; sempre nel comune di Trappeto, in località S. Cataldo, presso la foce del torrente Pinto. Nella provincia di Agrigento, maglia nera anche nei pressi del torrente Cansalamone a Sciacca.

“Il tema principale della campagna di Goletta Verde è quello della mancata o della inefficiente depurazione delle acque reflue in molti comuni costieri siciliani o in quei comuni che pur non essendo sulla costa si trovano a ridosso dei torrenti che poi impattano direttamente a mare. Un problema che ci costa ogni anno centinaia di migliaia di euro in sanzioni – spiega Giuseppe Alfieri, Ufficio di presidenza Legambiente Sicilia – Va ricordato che poco meno del 18% dei 438 impianti di trattamento delle acque reflue urbane in Sicilia è a norma, mentre gli altri sono privi di autorizzazione, con autorizzazione scaduta o hanno ricevuto un diniego allo scarico”.

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