Le olive «DOP» della Nocellara del Belice approdano sugli scaffali dei supermercati «Esselunga».
La storica operazione commerciale è stata ufficializzata nei giorni scorsi, dai responsabili della società «Geolive» di Castelvetrano, azienda che è riuscita a concludere l’importante accordo con la società leader nel nord Italia nella distribuzione moderna, con numerosi supermercati in Lombardia, Veneto e Piemonte.
Tale collaborazione si è resa possibile in virtù anche del riconoscimento della denominazione d’origine protetta per le olive da mensa, della cultivar «Nocellara del Belice» prodotta nei comuni di Castelvetrano, Partanna e Campobello di Mazara.
La società ”Geolive”, guidata dalla trentenne imprenditrice , Anna Maria Lombardo è riuscita a sottoscrivere il contratto che prevede la forniture per oltre 150 punti vendita di “Esselunga”, di olive in barattolo con il marchio “DOP”. Fatturato annuo stimato dall’intesa tra le parti ,oltre un milione di Euro. Un occasione da non perdere per l’intero comparto agricolo di Castelvetrano e dintorni. In assortimento, sono andate le olive in barattolo con pezzatura intera, schiacciata e condita.
Non è stato semplice ottenere questo risultato – ha commentato Anna Maria Lombardo – Avere scelto la strada della qualità e del rispetto del disciplinare ha consentito alla mia azienda, di poter vendere i prodotti all’interno di una delle più grandi catene di supermercati d’Italia.
Cercheremo in tutti i modi di non deludere la fiducia dei buyers e soprattutto dei consumatori. Nella prime settimane – aggiunge Anna Maria Lombardo – le rotazioni degli items sul display, indicano una buona accettazione del prodotto da parte dei consumatori
Secondo l’amministratore di “Geolive” occorre puntare sul marchio “DOP” e sulla commercializzazione diretta delle olive per creare le condizioni di ripresa dell’intero comparto che, ad oggi rappresenta il 60 % del giro d’affari agricolo della valle del belice. Un vera boccata d’ossigeno per il settore olivicolo della zona. Un canale di vendita che, a regime ,potrebbe far confluire, oltre 10 mila quintali di olive all’anno nel mercato di alta ponderata. Intanto, la firma del contratto con “Esselunga”, ha prodotto 10 nuovi posti di lavoro sulla filiera.
Se riusciremo a crescere con una nuova logica di marketing oriented-conclude Anna Maria Lombardo – si potranno trovare altre accordi commerciali.
E’ importante ricordare che il marchio “DOP” prevede il confezionamento nella zona di produzione e questo è un notevole vantaggio e la mia azienda, sta investendo su questo.
Dopo tanti anni di orientamento al prodotto semi- lavorato, i produttori olivicoli castelvetranesi, cominciano a puntare sulle olive confezionate. Ci sono voluti molti anni , ma la “DOP” adesso è una grande opportunità per le imprese del settore.(*Fisi*) Filippo Siragusa
AUTORE. Filippo Siragusa
Bellissima notizia, quasi quasi “la bbiddizza fà cchiù scrusciu di la munnizza”!! Auguri