Un’ordinanza del Comune di Castelvetrano che preveda che i cani siano portati al guinzaglio e che i padroni debbano provvedere a raccogliere e gettare negli appositi cestini i loro bisognini solidi, non può che essere condivisa.
Ma gli obblighi contenuti nel documento stilato dal Sindaco vanno ben oltre e, tra questi, alcuni sembrano davvero curiosi. Ad esempio il punto 3 recita: “E’ proibito l’accesso dei cani, anche condotti al guinzaglio e museruola, nei settori destinati a giochi per bambini”. Quindi, una famigliola potrebbe trovarsi nella situazione di dover scegliere se portare al parco i bambini oppure il cane.
La notizia dell’ordinanza era presente anche su un noto quotidiano insieme ad un’altra sull’accalappiamento di un pastore tedesco che pare avesse terrorizzato per giorni la zona della via Damiano Chiesa. Nell’articolo si legge che, secondo le prime valutazioni, l’animale sarebbe stato abbandonato.Per capire meglio l’accaduto e, nello stesso tempo, chiedere un’opinione sulla nuova ordinanza, ci siamo rivolti alla dottoressa Michela D’Antoni, titolare dello studio veterinario che ha partecipato all’accalappiamento, in collaborazione con l’associazione animalista che gestisce il canile.
Mercoledì scorso, abbiamo letto su un quotidiano che “un pastore tedesco ha terrorizzato per giorni la zona della via Damiano Chiesa, per poi essere accalappiato, dopo 5 ore di impegno, dagli addetti al canile. Secondo le prime valutazioni sarebbe stato abbandonato”. È presto per sapere se ci sono novità?Il fatto è avvenuto più di venti giorni fa. Si è trattato di un cane scappato da una casa non lontana da quella zona ed abituato ad essere docile soltanto col proprio padrone. E’ stato accalappiato però in giornata nonostante le difficoltà causate dall’aggressività. Il proprietario, avvisato dai vicini, è andato in canile a riprenderselo. In questo caso le forze dell’ordine hanno avuto la possibilità di multarlo anche per la mancata applicazione del microchip.
Che ne pensa della nuova ordinanza su gli obblighi per i proprietari di cani?Molti punti dell’ordinanza sono certamente condivisibili. E’ giusto che i proprietari provvedano a togliere dai marciapiedi gli escrementi del proprio cane e che ci sia la corretta attenzione alla sicurezza. Però è altrettanto giusto che ci si adoperi a vari livelli per una corretta lotta al randagismo. Perché è proprio l’elevato numero dei randagi a produrre certi inconvenienti. Attrezzarsi nel modo migliore per combattere questo problema è il primo punto di partenza. E soprattutto fare delle adeguate campagne informative, anche sull’utilità del microchip: è obbligatorio, ma gratuito oltre che conveniente. Perché se il cane viene smarrito, o qualcuno lo ruba, col microchip si hanno buone possibilità di ritrovarlo.
Credo però che sia per molti evidente che i problemi maggiori vengono dall’elevato numero di randagi. La questione non può certo essere risolta con una serie di regole punitive per i proprietari di cani. Non tutti sanno che il canile di Castelvetrano non è un ricovero definitivo, ma un “rifugio sanitario”, cioè una struttura dove il cane randagio viene curato, sterilizzato e fatto adottare. Se l’adozione non arriva, bisogna rimetterlo in libertà. Si tratta di un approccio che si basa sulla riduzione del randagismo a lungo termine. Penso allora che, oltre a rispondere alle lamentele dei cittadini sui comportamenti poco civili di certi padroni, bisognerebbe che anche ai piani alti facessero la loro parte, per esempio facendo rispettare l’obbligo del microchip e adeguando il canile alle norme che lo regolano. Non dimentichiamo che la struttura comunale, oltre a non essere ancora attrezzata per la gestione dei cuccioli, ha diverse carenze, tra cui la mancanza di un locale a norma per la pulizia e il lavaggio dei cani. Se non si dà l’esempio, si rischia di apparire poco credibili.
C’è un punto dell’ordinanza che la trova particolarmente in disaccordo?Sicuramente quello che proibisce l’accesso ai cani, anche condotti al guinzaglio e museruola, nei settori destinati ai giochi per bambini. Mi sembra eccessivo, quando in realtà non esistono zone dedicate ai cani (anche spiagge) che denoterebbero un grado di civiltà avanzato per la Città e richiamerebbero una certa fetta di turismo, soprattutto estivo, che è di fatto tagliata fuori dai continui divieti e rimbrotti che amministrazioni e privati impongono loro.
Mi ha colpito poi il divieto di maltrattamento “sia sul suolo pubblico che in luogo in vista al pubblico”. E nel privato? Una disposizione presentata in questo modo rischia di sembrare legata principalmente al decoro. Forse si sarebbe dovuto evidenziare con forza che il maltrattamento va vietato in ogni situazione.
Ad ogni modo, l’impressione è che si voglia passare ai gradini successivi senza aver fatto quelli precedenti. Non dimentichiamo che il microchip per il cane è obbligatorio da un bel po’, ma nell’ordinanza il termine microchip non compare mai. E’ un obbligo che praticamente non viene fatto rispettare, perché non sono previsti i controlli. Fare le multe per le ragioni contenute in quest’ordinanza, sarebbe come multare per divieto di sosta un’auto senza targa.
Egidio Morici
www.500firme.it
e.morici@alice.it
le facessero fare a gente più competente le ordinanze tutto ciò non succederebbe…E’ UN’ORDINANZA DA REVOCARE SUBITO!! MA I SIGNORI CONSIGLIERI DORMONO COME SEMPRE O NON HANNO LE PALLE PER AFFRONTARE L’ARGOMENTO.
a proposito di cani… nulla in contrario su questo genere animale, in quanto già possessore ed attuale estimatore dei cani domestici… tanto per parlare di Amministrazione comunale… ma che cosa aspettano a bonificare dai cani randagi la zona di Contrada Cerasa, per capirci quella dove insiste il ristorante “la Colinetta”?… bene è da mesi che è infestata da un gruppo ringhioso di cani che corrono ed abbaiano contro chiunque passi da quella zona, a piedi od in macchina, recando paura a questi viandanti. Ma cosa aspetta chi di dovere, che questi cani azzannano qualcuno?… questa mattina, due bambine che si stavano recando a scuola a piedi, sono state assalite dai cani e alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati a soccorrerle, tanto che una di queste che stava accompagnado i propri figli a scuola, le ha fatte salire, per sottrarle a quell’aggressione. Speriamo che questa richiesta venga accolta da qualche Amministratore di buon senso. Grazie.
Vorrei fare timidamente osservare che un genitore che si trovi in uno spazio destinato ai bambini con il proprio figlioletto può non gradire la presenza di animali sia pure al seguito di altri bambini da sollazzare. Tanto più che l’animale, mentre contribuisce al sollazzo del padroncino, può rivolgersi aggressivamente nei confronti di bimbi sconosciuti che si avvicinino incautamente per curiosità, ingannati dal fatto che i loro coetanei si trastullino tranquillamente con la bestia. Perché è questo quello che accade di solito. Il fatto è che siamo affetti da una sub-cultura sedicente animalista secondo cui gli animali sono nient’altro che dei pupazzi animati.Lo sosteneva il compianto scrittore Mario Rigoni Stern che ha trascorso ha contatto con la natura, sui boschi delle Alpi, quasi tutta la sua vita. Non è così. Hanno una loro testa. Paradossalmente, credo di rispettarli molto di più io che li temo rispetto a chi sostiene di amarli..
Il nuovo governo Monti, tra le varie cazzate che ha già messo in cantiere, prevede una tassa per i possessori di cani. Al di la della cazzata in se, non fa altro comunque che rendere ancora più ridicola in troppi punti l’ordinanza di cui si parla e che, alla luce di quanto detto, suona appunto come una nota stonata non in linea con le regole Nazionali. Instituiamo le aree dedicate ai nostri amici animali dove i genitori che non gradisce può anche evitare di mettere piede, se non gli sta bene, facendo notare a questi ultimi (rovinati da una mentalità gretta e chiusa) che se invece si trovassero ad abitare nel Nord Italia, pensandola in questo modo, non potrebbero nemmeno uscire a passeggiare nelle strade dei centri urbani visto che su 10 persone che passeggiano almeno 5 hanno un cane al seguito. Chi nasce e cresce al buio può solo parlare della luce senza di fatto averla vista mai.
@giuseppe: io non definisco ‘gretto e chiuso’ chi non la pensa come me. Purtroppo chi ama gli animali tende ad imporre la sua visione del mondo non capendo che c’è chi ne ha legittimamente paura.. Ad ogni modo, ben venga la tassa sugli animali. Così si potranno finanziare le ‘aree dedicate’. Non che devo finanziarle pure io che nun me ne pò fregà de meno, anzi..
“quello che accade di solito”…… fra tutto quello che ho visto scritto fra i vari commenti, questo è proprio odioso ed antianimalista. Io di cani accompagnati da padroni, che vanno nei giardini, che si comportano in maniera aggressiva ne ho visti ben pochi, anzi tutto il contrario, il 90% di questi cani amano la compagnia dei bambini. Mi pare normale che se una persona coscienziosa ha un cane che è aggressivo evita di portarlo in giro e soprattutto in un parco con bambini.
Mi scusi Valenziano, le faccio timidamente osservare cosa dice l’ordinanza al punto 3: “E’ proibito l’accesso dei cani, anche condotti al guinzaglio e museruola, nei settori destinati a giochi per bambini”. Lei dice, a giustificazione del punto: “Tanto più che l’animale, mentre contribuisce al sollazzo del padroncino, può rivolgersi aggressivamente nei confronti di bimbi sconosciuti che si avvicinino incautamente per curiosità, ingannati dal fatto che i loro coetanei si trastullino tranquillamente con la bestia”. Ora, visto che il cane avrebbe museruola e guinzaglio, può spiegare in che modo potrebbe avvenire l’aggressione? Che potrebbe fare sto cane? Frustare il bambino con la coda?
@lidia. Potrebbe saltargli addosso e spaventarlo. O travolgerlo e fargli molto male. Ha presente la forza di un dobermann o di un molosso? anche con museruola? Io sì. Ed anche una frustata di coda ( non di un dobermann, lo so, perché i cari amici degli animali gliela tagliano )non mi pare da sottovalutare se si tratta di un cane di grosse dimensioni ed il bambino è molto piccolo. Ad antonino leone replico che la percentuale di padroni coscienziosi che vedo in giro è molto al di sotto del 90%…la museruola, questa sconosciuta..Io trovo odiosa la solita litania: “non si preoccupi..tanto non fa niente…” . A te non fa niente..forse..
valenziano non la prenda come una critica, assolutamente, ma dalle sue parole capisco che ha avuto delle brutte esperienze con i cani, sono d’accordo con lei solo su un punto, chi ama i cani veramente non gli taglia code o raddrizza orecchie per renderli più belli, poi se un cane non fa veramente niente perchè è odiosa quella frase, se un padrone lo dice o gliel’hanno chiesto o vede che qualche bambino ha una piccola titubanza ad accarezzare i cani, perchè allora far credere ai bambini che tutti i cani sono pericolosi, se vediamo i tg scopriamo che sono più pericole le persone (investimenti, uccisioni, violenze ect. ect.) e non i cani (sono più le torture che subiscono che il male che fanno gli altri
Alla luce di quanto scritto allora effettivamente il punto 3 dell’ordinanza va cambiato e aggiornato in questo modo:
3) E’ proibito l’accesso dei cani, anche condotti al guinzaglio e museruola nei settori destinati a giochi per bambini e a zone frequentate (anche sporadicamente, quando viene a Castelvetrano)dal signor Valenziano.
…mi sembra molto più democratico…
@antonino leone. Apprezzo molto la sua risposta e non ho difficoltà a credere, pur non conoscendola di persona, che Ella è un padrone coscienzioso. Ma chi ha avuto brutte esperienze con i cani le ha avute per colpa dei padroni, non degli animali. Se quella famosa percentuale fosse vicina al 100% non ci sarebbe bisogno di ordinanze come quella del sindaco di Castelvetrano, che non si rivolge contro gli animali in genere, ma, in particolare, nei confronti di certi lassismi di quell’altro animale, l’homo sapiens sapiens, più volgarmente conosciuto come ‘la scimmia assassina’. @giuseppe. ritengo che il sindaco Pompeo abbia voluto tutelare, priam di tutti, proprio i bimbi castelvetranesi.