erice.jpgPrimi tiepidi segnali in Sicilia per tentare di ridare forza e vigore ad una Regione piegata ma non spezzata. Il Comune di Trapani, è stato ammesso, assieme alla amministrazione pubblica di Erice, quale parte civile nel processo, apertosi oggi, a carico di alcuni presunti esponenti politici tra i quali un noto ex deputato regionale , rimasti coinvolti il 4 aprile 2007 in un’operazione antimafia eseguita dalla squadra mobile.

Il Comune, individuato quale parte offesa dalla Procura della Repubblica (assieme alla Provincia Regionale di Trapani) già ad ottobre 2007 aveva deliberato la costituzione di parte civile. Con un’altra delibera di giunta municipale, esitata la scorsa settimana, è stata reiterata la volontà di costituzione di parte civile, in vista dell’inizio del processo.

“Erice che vogliamo è una comunità di persone perbene, che bandisce ogni forma di violenza criminale, a maggior ragione di matrice mafiosa, ripudiando ogni sopruso e/o connivenza politico-criminosa” dichiara il Sindaco Giacomo Tranchida. “Garantire pari opportunità, assicurare libertà d’impresa ed esaltare la vocazione storico-culturale e ambientale territoriale, è la nostra missione quotidiana, seppur in mezzo a tante difficoltà, ereditate e correnti” conclude Tranchida, anticipando che il 14 marzo 2008 avrà luogo la conferenza stampa, in seno alla quale, unitamente ai numerosi partener, illustrerà il progetto “non ti scordar di me”, che ha portato la Giunta Tranchida formalmente a proporre al Consiglio comunale l’istituzione della giornata della “memoria ericina” nella ricorrenza del 2 Aprile (anniversario della strage di Pizzolungo).

Alessandro De Bartolomeo

politica@voceditalia.it

AUTORE.