alghe selinunteCosterà 130.235 euro al Comune lo smaltimento nella discarica di Campobello di Mazara, gestita da Belice ambiente, di 1.200 tonnellate di alghe rimosse dalla ditta “Clemente costruzioni” dal porticciolo di Selinunte oltre un anno fa e poi depositate temporaneamente, in attesa di individuare il sito idoneo dove trasferirle, in un terreno privato previo accordo con il proprietario e comunicazione alla Capitaneria di porto di Mazara alla quale veniva segnalato che il materiale raccolto sarebbe stato conferito in un sito autorizzato.

Il terreno privato, di 1.600 metri quadrati, sul quale erano presenti ulivi e dove si trovano ancora le alghe, il 9 giugno 2012 fu sequestrato in maniera preventiva dagli uomini del Nucleo operativo regionale del Corpo forestale e del locale Distaccamento che contestarono che vi erano stati depositati in modo illecito, rifiuti speciali, ossia alghe e fanghi provenienti dal dragaggio del porto di Selinunte.

Al sequestro dell’area seguì, da parte dell’amministrazione comunale, un incarico, a luglio 2012, alla ditta Cada di Menfi affinchè provvedesse a effettuare un campionamento, l’analisi chimica e fisica e la classificazione dei rifiuti ed elaborasse un piano per il loro smaltimento. Soltanto a gennaio 2013 la ditta ha comunicato al Comune che il rifiuto non era pericoloso e che poteva essere conferito in discarica. Da lì i contatti con l’Ato Tp2 che per il servizio aggiuntivo ha chiesto 97,58 euro, più Iva, per ciascuna tonnellata del materiale da conferire.

di Margherita Leggio
per La Sicilia

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