In riferimento alle osservazioni presentate dal Tribunale dei diritti del malato sul servizio mensa nelle scuole di Castelvetrano (clicca qui) pubblichiamo di seguito la replica dell’Assessore Matilde Mattozzi, sempre attenta alle problematiche sollevate dai lettori di questo blog.
AUTORE. RedazioneGent.ma Sig.ra Navetta
L’Amministrazione Comunale è particolarmente attenta ai suoi studenti ed all’alimentazione degli stessi.
La qualità non è solo “probabilmente” buona: ho personalmente provveduto ad un accertamento a sorpresa presso la ditta che fornisce il servizio ed ho trovato cibo fresco, buono, ben conservato, personale competente e ben attrezzato; per entrare nei locali ho personalmente indossato cuffie, calzari e tutto il necessario; ho visto le cucine i depositi e sono entrata nelle celle frigorifero. Ho trovato ordine e pulizia.
Per ciò che riguarda la tipologia degli alimenti, ritengo Lei faccia riferimento all’alimentazione dei ragazzi di scuola media posto che, a mia memoria, il salame non figura nella dieta dei bambini della scuola materna.
Ebbene: il menù settimanale che è stato messo a punto viene spesso cambiato su richiesta degli studenti perché i ragazzi si rifiutano di mangiare roba più semplice: insalate e frutta, ahimè, non sono gradite e se preparate e consegnate, finiscono nella spazzatura; a ciò seguono le lamentele dei genitori – non tutti così attenti a quello che i propri figli mangiano – perché i ragazzi hanno avuto un pasto insufficiente.
Sia chiaro: la frutta fresca di stagione costa molto meno del succo di frutta e Lei che è mamma e fa la spesa per casa sua lo sa bene quanto me.
Purtroppo la vecchia e sana regola che vigeva a casa delle nostre nonne e cioè “si mangia ciò che passa il convento” non vige più da tempo e la colpa della diseducazione alimentare dei nostri figli è prevalentemente di noi genitori.I miei figli frequentano la scuola elementare a Castelvetrano; hanno frequentato la scuola materna ed hanno mangiato alla mensa scolastica per due anni; Le garantisco che ci sono stati genitori che hanno chiesto di sostituire il secondo (carne, frittata, pesce) con i pezzi di rosticceria.
Il Menù è messo a punto ad inizio del servizio in collaborazione con l’Asp e se non ricordo male quest’ultimo è ancora quello concordato al tempo in cui l’assessore competente era un medico.Se poi Lei o chiunque altro avesse da proporre delle alternative o progetti finalizzati al l’educazione alimentare dei nostri ragazzi la porta del mio assessorato è sempre spalancata e sarò pronta ad ascoltare e sostenere le proposte di quei genitori che ritengono di poter contribuire a che l’amministrazione renda un servizio sempre migliore alla cittá ed ai nostri giovani.
Matilde Mattozzi, assessore del Comune di Castelvetrano
Carissima assessore, noi del Tribunale per i Diritti del Malato non volevamo certamente innescare in lei un atteggiamento difensivo perchè non era nostro volere criticare ma un invito di collaborazione per la salute dei nostri piccoli cittadini, ci fa piacere che i cibi erogati siano in buono stato e ben conservati. Confermiamo che il menu’ preso in esempio è quello offerto presso le scuole medie della citta’ e la informiamo anche che gli alunni non possono scegliere un primo con un secondo, ma o un primo o un secondo. Inoltre la informiamo anche che varia il condimento del primo piatto ma a seguire c’è sempre un panino con salumi, inoltre ringraziamo di spendere in piu’ per il succo ma molti ragazzi preferirebbero un frutto. Le ricordiamo pure che anche se piu’ grandicelli la loro alimentazione è sempre alla base di una buona salute, non lo diciamo noi ma le linee guida da lei nominate e che soprattutto a quest’ eta’ va assolutamente moderata l’ assunzione di cibi grassi e carboidrati. Noi abbiamo solo richiesto che un professionista potesse valutare i pasti che a parere nostro e di professionisti dell’ alimentazione sono nocivi per questi ragazzi dentro le scuole. Non ci sembra una proposta offensiva, impossibile o non inerente ai fatti. E’ lodevole accontentare i palati degli studenti ma la scuola deve garantire un pasto bilanciato, essendo essa uno strumento educativo. Pensiamo che nessun nutrizionista possa condividere i pasti ad oggi offerti ( carboidrati +carboidrati+zuccheri) anzichè ( carboidrati+proteine+vitamine). Mi duole affermarlo ma siamo davvero rammaricati che la scuola sia sconfitta davanti alla alimentazione errata delle famiglie e debba adeguarsi, comunque la informo che un bravo nutrizionista sarebbe capace di alimentare bene i ragazzi con gusto! Naturalmente confidiamo nel suo buon senso di madre oltre quello di istituzione, perche se il nostro ufficio si è avanzato è perchè ci sono state moltepilci lamentele. Magari si sono rivolti a noi per timore infatti di non essere abbastanza attenzionati. Cordiali saluti, Serena Navetta, Tribunale per i diritti del Malato Castelvetrano.
Ribadisco che il menù è stato fatto con l’Asp e che se i genitori si rivolgono a voi parlano al l’interlocutore sbagliato. La mia porta è sempre aperta per Lei e per chiunque altro. Venga a trovarmi e se Lei è in condizioni di offrire un parere tecnico e qualificato sull’argomento sarò ben lieta di ascoltare le Sue proposte.
Non ho assunto alcun atteggiamento difensivo perché non ne ho bisogno; quel che non condivido è l’approccio: se io fossi difficilmente raggiungibile capirei, ma il mio numero di cellulare è pubblico lo si trova su internet e l’interlocutore qualificato sono io nello specifico non il web.
Scrivere sul web prima di parlare con me è propaganda non interesse per la città e per i ragazzi.
Questo è ciò che penso.
Cordialmente
Beh, anche all’asilo il secondo lascia a desiderare. Ogni venerdì bastoncini di pesce, il lunedì crocchette di pollo, gli altri giorni cotolette o salumi. Non penso sia alimentazione adatta a dei piccoli. Mia figlia non partecipa più alla mensa , perché io tengo alla sua salute
Ci dispiace che lei si sia risentita sull’ approccio, ma noi ci arriviamo così con lettere aperte, perché secondo noi gli argomenti pubblici vanno trattati pubblicamente, nulla di personale contro di lei assessore. Ribadisco che il nostro è stata solo una segnalazione e richiesta all’ amministrazione di attenzionare un servizio erogato da una ditta. Niente di più. Per quanto riguarda il menù fatto con l’ Asp … Non ci vuole tanto a capire che la ditta ha modificato alcuni elementi basilari di una sana alimentazione.