nanotecnologie.jpgTrapani in prima fila nella ricerca tecnologica legata alla miniaturizzazione. Utilizzando 2 milioni e mezzo di risorse europee, e’ stato realizzato il nuovo laboratorio scientifico di ricerca sulle Nanotecnologie, dotato di una ‘clean room’ e di attrezzature di avanguardia a livello internazionale.

Il laboratorio con otto giovani ricercatori studiera’ e sperimentera’ lo stivaggio dell’idrogeno e la produzione di nanotubi di carbonio. Questa mattina, nella base ‘Luigi Broglio’ dell’Agenzia spaziale italiana, sono stati presentati i laboratori dell’Istituto di tecnologie avanzate, cui ha aderito anche la Provincia regionale di Trapani.

Le applicazioni pratiche di queste ricerche potrebbero essere rivoluzionarie per il settore del trasporto e dei consumi energetici e potrebbero anche giungere alla produzione di un prototipo sperimentale di serbatoio per vetture a idrogeno, quindi non inquinanti. Ad oggi, infatti, i motori ad idrogeno per automobili, non trovano sviluppo applicativo, sebbene teoricamente si possano produrre, per l’impossibilita’ di stivare in serbatoi sicuri, a bassa pressione, il gas e di condurlo.

Il laboratorio trapanese, in particolare, e’ quindi destinato a produrre e caratterizzare elementi nanostrutturati per lo stivaggio dell’idrogeno in nano materiali, per la realizzazione di serbatoi a bassa pressione ed elevata sicurezza, produzione di nanotubi di carbonio per il settore energetico e per la sensoristica. Piu’ in particolare le specifiche da conseguire e le principali problematiche di ricerca riguardano innanzitutto l’immagazzinamento dell’idrogeno.

Si intendono mettere a punto materiali su scala nanometrica adatti ad assorbire l’idrogeno nonche’ la tecnologie costruttive dei relativi serbatoi. Poi i nanotubi di carbonio che si stanno rilevando un formidabile materiale per molte applicazioni tecniche grazie alle loro caratteristiche fisiche particolari. Obiettivo principale e’ quindi quello di creare materiali ‘intelligenti’ utili nella sensoristica nanometrica, al fine di avere un’applicazione ben definita e con possibilita’ di mercato, a conclusione della attivita’ di ricerca. Il laboratorio trapanese sara’ una punta avanzata della ricerca legata alla miniaturizzazione dei componenti di motori e apparati per lo sviluppo del settore energetico. Il progetto ‘Nanomateriali per il settore energetico-ecologico prevede un investimento di 2,5 milioni di euro. Il programma di lavoro e’ articolato su due anni e si concludera’ con la messa a punto di processi produttivi e la realizzazione di dimostratori ‘preprototipi’. La fine del progetto e’ stata concordata per il mese di novembre 2008.

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