Se fossi stato fuori da quella buca, mi sarei scrollato di dosso tutta quella sabbia appiccicosa. Ma non potevo fare nulla, era come se un enorme mastino mi avesse addentato il collo e avesse deciso di non mollarmi più.

Ad infilarmi in quel buco in riva al mare però non era stato un mastino. Sono sicuro che i mastini non hanno mai seppellito vivo nessuno. Non ricordo se chi mi mise lì dentro, mi lasciò fuori la testa, in modo che annegassi con la marea… le immagini sono sfocate. Però i gabbiani si, quelli me li ricordo. Li guardavo galleggiare nell’aria, liberi. Io invece non potevo muovere un muscolo.

Quando la sabbia mi ricoprì completamente, riuscii a creare una piccola fessura per l’aria che però, tutte le volte che veniva lambita dal mare, si restringeva. Per ripristinarla dovevo muovere il muso con le ultime forze che mi erano rimaste.
Inesorabili, le ondate continuavano incessantemente ad andare e venire. L’acqua non si sarebbe mai stancata, era un lavoro che faceva da sempre e avrebbe continuato così per sempre.
Stavo per arrendermi, quando accadde qualcosa di incredibile: la fessura di allargò di colpo. Un uomo stava scavando affannosamente per liberarmi, mentre la moglie chiamava i soccorsi col cellulare.

Dopo un po’ mi tirò fuori, pelle e ossa, pieno di ferite. Ero stato torturato prima di essere infilato lì dentro? Non lo so, non me lo ricordo. So soltanto che intervenne un’associazione animalista e mi portarono dal veterinario. Ce la misero tutta e dopo cinque ore di cure e di flebo, cominciavo a stare meglio. Il giorno dopo, all’alba, c’erano un sacco di gabbiani ed io ero tornato a correre sulla spiaggia, a cercare quel tipo che mi aveva liberato. Ad un tratto però sentii qualcuno che diceva: “Peccato, non ce l’ha fatta”.
E aveva ragione, non ero riuscito a superare la notte, qualcosa di importante dentro di me aveva smesso di funzionare.

Chissà dove sono adesso quelli che mi hanno messo in quel buco? Anche potendo, non li riconoscerei. Mi hanno tolto tutto, perché ricordarli? Preferisco ricordarmi di chi mi ha tirato fuori, perché mi ha insegnato che gli uomini non sono tutti uguali.

Egidio Morici
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Racconto basato sulla vera storia di un cane seppellito vivo in riva al mare a Triscina (località balneare di Castelvetrano, in provincia di Trapani), nei pressi della strada 43.

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