Il quotidiano inglese Sunday Times ha pubblicato un articolo a firma Dana Facaros e spezza una lancia a favore dei templi siciliani definendoli “tra i meglio custoditi al mondo”.

Oltre alle spiagge spettacolari Selinunte è anche uno dei maggiori siti archeologici. La città greca fiorente fino all’attacco di Cartagine nel 490 avanti Cristo e i resti dei templi sono ancora sparpagliati tra il sedano selvatico (selinon) che da il nome alla città. A Est di Selinunte, Agrigento, il cui sindaco Marzo Zambuto ha proposto di vendere il brand della Valle dei Templi, è meravigliosa in primavera, sotto la città moderna si trova l’antica Akragas, con i suoi templi dorici non meno di sette nella Valle dei templi: quello dedicato a Zeus, era il più grande mai costruito ed è spettacolare nei suoi toni dorati al tramonto. Una meraviglia da vedere”

tratto dall’articolo del Sunday Times

Un chiaro invito ad andare in Sicilia per i suoi templi arriva anche dalla Spagna, ecco le parole usate nel quotidiano El Pais “La Sicilia è stata terra di romani, cartaginesi, bizantini e francesi e tutti hanno lasciato la propria impronta. I greci, ad esempio, hanno lasciato nella storia i celebri templi di Agrigento, Selinunte e Segesta meglio conservati dei templi in Grecia”.


In un quotidiano austriaco si legge: “Le antiche rovine greco-romane rendono l’isola una delle mete archeologiche piu’ interessanti del mondo. Nella Valle dei Templi di Agrigento si trovano sicuramente i migliori templi, ma anche tra Selinunte e Segesta si possono ammirare templi che sono addirittura piu’ alti e imponenti di quelli che ci sono in Grecia“.

Per Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Italiana Unesco, “è un vero e proprio boom del turismo culturale motivato da una maggiore attenzione della gente ai patrimoni dell’umanità. Ma ricordiamo che lo stato di conservazione del nostri Beni non è affatto cosi catastrofico come qualcuno vuole fare apparire e all’estero, al di là delle polemiche spicciole, premiano la qualità del lavoro fatto. Sicuramente una maggiore attenzione mediatica per queste bellezze ha determinato questa svolta registrata dall’opinione pubblica internazionale”.

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