Slow Food Sicilia vuole fare diventare il grano antico Maiorca presidio e ha chiesto a Condotte e Comunità sul territorio di sostenere il progetto. Anche la comunità Slow Food per la valorizzazione dell’alto Belìce sta contribuendo affinché il progetto vada in porto e, qualche sera fa, ha organizzato un’apericena sul tema “Biodiversità, cultura e tradizione” al Mangia’s resort di Marinella di Selinunte. Serafina Di Rosa, responsabile della comunità, ha chiesto al giornalista Alberto Samonà di parlare di biodiversità, territori e tutela delle tradizioni. L’ex assessore regionale ai beni culturali ha dialogato col nostro direttore Max Firreri. «La Maiorca è un grano antico molto legato all’arte pasticcera – ha detto Serafina Di Rosa – che oggi si vuole tutelare ma soprattutto valorizzare». Grazie all’impegno della Di Rosa, qualche anno fa, la pesca tradizionale nel golfo di Selinunte è diventata presidio Slow Food.
Durante l’incontro è stata ricordata l’antica tradizione che vedeva, anni addietro, riuniti allo stesso tavolo nonni e nipoti nella preparazione dei dolci tipici del Natale. «Noi come famiglia ancora la manteniamo – ha detto Barbara Vivona, presidente della Fildis Castelvetrano – e utilizziamo la farina Maiorca nella preparazione dei dolci». All’iniziativa, oltre la Fildis, hanno dato il proprio sostegno la Fidapa (presidente Giusy Cavarretta), Inner Wheel “Selinunte Cave di Cusa” (Annamaria Li Causi) e la Pro Loco “Costa di Cusa” di Campobello di Mazara. All’iniziativa ha preso parte l’assessore comunale Rosalia Ventimiglia.
AUTORE. Redazione