“Io all’insegnante Laura Bonafede non la voglio più nel corpo docente della mia scuola”. Così la dirigente scolastico dell’istituto ‘Capuana-Pardo’ Vania Stallone che parla a pochi giorni dalla firma del provvedimento di sospensione per 10 giorni per la maestra indagata. La Bonafede è figlia del boss defunto Leonardo ed è insegnante al plesso ‘Catullo’ di Castelvetrano dal 2011, dopo essere entrata di ruolo nel 2005 a seguito di concorso pubblico. “Sino al giorno in cui l’autorità giudiziaria ha reso pubbliche la foto dell’incontro con Matteo Messina Denaro al supermercato e il contenuto delle lettere tra i due, la signora Bonafede era una docente come le altre – spiega Vania Stallone – nulla ha mai fatto trapelare sul luogo di lavoro. Nessun campanello d’allarme, nessun comportamento sospetto. Ma quando abbiamo visto e saputo dei contatti con Messina Denaro siamo rimasti tutti a bocca aperta”.

Per la dirigente scolastica l’insegnante “ha tratto tutti in inganno”. L’istituto ‘Capuana-Pardo’ da anni è impegnato in progetti di legalità, vincendo premi in diversi concorsi nazionali. “In questo Istituto la trasparenza è massima – dice la dirigente scolastica – e ogni giorno il rispetto delle regole è praticato in ogni ambito. Chi sta con un piede nella legalità e l’altro nell’illegalità dentro il nostro Istituto non può trovare posto. A nome di tutta la comunità scolastica che rappresento, esprimo ferma condanna nei confronti della docente Laura Bonafede”.

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