Da una parte l’impegno a seguire a Imola la formazione per imparare a essere autonoma, dall’altra la triste realtà della vita di tutti i giorni in Sicilia. I due lati della medaglia per un diversamente abile, li racconta a CastelvetranoSelinunte.it Francesca Vaccara, una giovane di Santa Ninfa che nel 2014, a seguito di un gravissimo incidente stradale, è rimasta per la vita sulla sedia a rotelle. In quell’impatto le sue vertebre scoppiarono e i mesi a seguire furono un vero calvario tra ospedali e centri di riabilitazione.
Ma Francesca non ha mai perso la forza di andare avanti e, soprattutto, la voglia di rendersi autonoma: «Qualcuno si stupisce come mai il diversamente abile non va accompagnato – spiega – ma chi è sulla sedia a rotelle può tranquillamente vivere la quotidianità in autonomia. Tante altre persone come me riescono ad andare in macchina da sole e a scendere e salire dall’autovettura recuperando la sedia a rotelle senza l’aiuto di nessuno».
Così dovrebbe essere se i servizi e la sensibilità di cittadini ed enti pubblici fosse al giusto posto. Ma, spesso, non lo è. Lei si è trovata davanti supermercati senza rampa d’accesso, uffici pubblici con gradini invalicabili in sedia a rotelle. Insomma chi dovrebbe dare l’esempio, soprattutto tra gli enti pubblici, non lo fa. A Francesca Vaccara è venuta più rabbia del solito, qualche giorno fa, quando si è accorta che per lei andare al Distretto sanitario di base (l’ex ospedale) a Castelvetrano è stato un vero calvario. Così racconta a CastelvetranoSelinunte.it: «Gli stalli per i parcheggi riservati ai diversamente abili sono sistemati in una salita e, quindi, se non hai un aiuto, con la sedia a rotelle finisci giù per la strada.
Ma c’è di più: perché lì dove tranquillamente si potrebbero sistemare i due stalli in una zona non pericolosa, cioè oltre la sbarra d’ingresso, c’è una macchina di servizio dell’Asp che, sicuramente, viene condotta da normodotati» (come si evince dalla foto qui sotto). Questa situazione ha fatto arrabbiare Francesca che spiega pure le difficoltà che riscontra nell’accedere all’ambulatorio di Psichiatria: «Dall’esterno c’è un gradino che non mi consente di entrare con la sedia a rotelle e l’ascensore non funziona». Dei disservizi e delle presunte anomalie segnalate da Francesca Vaccara abbiamo informato l’Asp Trapani, dalla quale attendiamo risposte.
AUTORE. Max Firreri