Non si può pretendere che a rimettere in moto l’economia debbano essere i sindaci. Oggi più che mai, le amministrazioni comunali sono al verde. Cresce il numero dei suicidi tra gli imprenditori, gli operai, i disoccupati, triste allarme di una crisi feroce che non può essere certo combattuta con l’apertura di qualche cantiere di edilizia pubblica.
L’economia è al collasso in tutti i settori e a tutti i livelli. Chi crede che si possa porre rimedio con le risorse dei comuni forse non sa, o fa finta di non sapere, che i comuni hanno già gravi difficoltà a gestire l’ordinario e che le cose non si possono certo risolvere sempre con la Cassa Depositi e Prestiti. E poi non sarebbe qualche cantiere in più a fare la differenza.
Forse bisognerebbe smetterla con questa specie di “economia municipale”, spesso di tipo clientelare, che si è sostituita indebitamente all’agricoltura, al commercio, all’industria e alla pesca.
Che ne è stato di quelle aziende artigianali e industriali nate con la legge 488, quella del finanziamento a fondo perduto alle imprese? Non è solo il fondo che si è perduto, ma un’intera economia ancor prima che potesse decollare: immensi capannoni abbandonati e altri con dentro una decina di operai che starebbero bene anche in una modesta officina in centro.
Forse bisognerebbe smetterla con i pellegrinaggi nell’ufficio del sindaco. Non può, e non deve essere il sindaco a dare lavoro in modo diretto ai suoi concittadini. Le sue scelte saranno certamente importanti per porre le condizioni di uno sviluppo possibile, ma rimane pur sempre un amministratore e non un datore di lavoro.
Se tutti, sindaci compresi, capissero bene questo ruolo, forse si tornerebbe a votare con più coscienza.
Anzi, forse si tornerebbe a votare.
Egidio Morici
www.500firme.it
e.morici@alice.it
Forse bisognebbe smetterla,in tempo di elezioni amministrative,provinciali e regionali con le promesse di elargire ” posti di lavoro”. Il lavoro,quando c’è,è un diritto e non si può far passare come ” favore personale” a chi ha votato Tizio,Caio e Sempronio.Forse bisognerebbe smetterla di illudere le persone.
Forse bisognerebbe smettere, di fare politica come i bambini capricciosi! Bisognerebbe smettere, di pensare alla politica,come un lavoro per sistemarsi a vita natural durante! Forse bisognerebbe pensare, che si fa politica per il popolo e non per i partiti! E forse bisognerebbe pensare, che mentre si fanno i propri sporchi intrighi e giochini, la gente muore!
Ecco cosa si dovrebbe fare!
O forse bisognerebbe incentivare l’iniziativa imprenditoriale con meno tasse per chi decide di “immolarsi rischiando” e con sgravi contributivi per chi assume (mettendo in regola davvero però, non per finta, che poi sballano le statistiche nazionali”). Solo la creazione di imprese evidenziando le caratteristiche produttive proprie del luogo può portare lavoro vero.