Se andate a piedi oltre l’affascinante Sistema delle Piazze, percorsi pochi metri su via Garibaldi, al civico 18, vi imbatterete nell’umile ma invitante ingresso del palazzo del Conservatorio delle Orfane di San Giacomo alla Badiella. E lì, nel piano soprastante l’Archivio Storico Comunale, troverete tre magnifiche sale che raccontano in splendida sintesi l’evento che da otto anni il terzo fine settimana di maggio riveste Castelvetrano di magnifica storia.
Infatti proprio in queste sale opportunamente recuperate e aperte alla Città e ai suoi graditi visitatori, il Centro Studi sugli Usi Costumi e Tradizioni medioevali ha potuto allestire, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale, una mostra permanente sul “Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese”.
La mostra rappresenta un’ importante opportunità per i visitatori di conoscere questo evento rievocativo che ormai da otto anni costituisce per tutta la Città e per migliaia di turisti l’occasione per una passeggiata nella “viva storia”, attraverso la presenza per le vie del centro storico cittadino di un corteo di quadri viventi che animano otto piazze in una fedele ricostruzione drammatizzata della vita di Santa Rita nonché di un magnifico spaccato della corte di Carlo d’Aragona e Tagliavia, primo principe di Castelvetrano.
Le sale della mostra sono adorne di magniloquenti abiti-gioiello, fedeli riproduzioni dei più significativi capi d’abbigliamento dell’epoca, realizzati attraverso ricerche storiche e iconografiche, oltre che di armi e armature, nonché una moltitudine di oggetti di scena impiegati ogni anno nello stesso corteo. Oltre a potere ammirare tutto questo, il visitatore potrà ricevere una guida esauriente durante tutto il percorso grazie alla presenza di pannelli esplicativi che illustrano l’evento dal punto di vista teatrale e da quello storico-rievocativo. Fanno inoltre bella mostra di sé, finalmente offerti alla luce e all’ammirazione dei Castelvetranesi, alcuni documenti autentici di inestimabile valore storico, come il “Registro dello Squittinio” o il testamento autografo di Giovanni III d’Aragona Tagliavia e Pignatelli, vere e proprie gemme preziose della storia della Città. Il tutto gradevolmente commentato da una mostra fotografica che vanta fra i propri trascorsi anche una esposizione, nel giugno del 2008,nella casa natale di Santa Rita a Roccaporena di Cascia.
Chi volesse poi affacciarsi dalle finestre che quelle sale illuminano, noterebbe un magnifico giardino rimesso a nuovo che l’ Amministrazione ha allestito per ospitare in futuro un roseto dedicato alla Santa. Tutti coloro che potranno in futuro godere di questa visita potranno ringraziare in cuor loro la sensibilità e la lungimiranza dell’Amministrazione della città di Castelvetrano e la costanza e la volontà “alfieriane” di un gruppo, che diventa sempre più folto, di teatranti devoti o di devoti teatranti che il teatro hanno voluto farlo coi piedi, camminando…pregando…soffrendo…divertendosi…sostenendosi: credendoci.
E dopo tutto mi sia consentito di appropriarmi di questo ultimo rigo per abbracciare con tutte le forze tutte le persone, anzi, le personalità che compongono il Corteo Storico di Santa Rita e della Nobiltà Castelvetranese, poiché credo che ogni visitatore della mostra del Conservatorio di San Giacomo porterà con sé un poco delle grandi emozioni che essi mi hanno dato: un po’ della paura, della gioia, della competenza, degli errori, della bravura, dell’ intensità.
Ed io di questo li ringrazio, tutti e ciascuno.
ANNA GELSOMINO